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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Bellolampo, la settima vasca è un'incompiuta: "Rischio emergenza rifiuti a settembre"

Ad un anno dai poteri straordinari concessi dal governo nazionale al presidente della Regione i lavori non sono ancora iniziati. L'allarme della Fit Cisl: "Tempistica non rispettata, cosa succederà quando si esaurirà la sesta vasca?"

Ad un anno di distanza dall'ordinanza di Protezione civile, che ha concesso poteri straordinari al presidente della Regione in materia di rifiuti, la settima vasca di Bellolampo è iscritta ancora nel libro delle incompiuta. E all'orizzonte si staglia il rischio di una nuova emergenza immondizia.

A lanciare l'allarme è il segretario regionale della Fit Cisl, Dionisio Giordano, che afferma: "Il 20 marzo scade l'ordinanza del Comune che ha consentito alla Rap di continuare a conferire nella sesta vasca. A metà aprile dovrebbero terminare i lavori di ampliamento dell’argine della stessa sesta vasca (aggiudicati alla General Smontaggi di Novara, ndr), che consentiranno la prosecuzione del conferimento in discarica almeno fino a settembre. Questa era la data nella quale almeno la prima porzione di settima vasca sarebbe dovuta essere pronta, così non sarà". 

"Ci chiediamo - domanda Giordano - tra il 20 marzo e metà aprile dove verranno conferiti i rifiuti? E ancora: dal mese di settembre come si affronterà il problema della mancanza della settima vasca?". Scadendo i poteri straordinari concessi da Roma, non sarà possibile appaltare in deroga i lavori per ampliare la zona di conferimento in discarica. Non ci sarebbe quindi nessuna "corsia preferenziale" per accorciare i tempi di realizzazione. "La Regione - sottolinea il segretario della Fit Cisl - deve ancora avviare la procedura per la verifica del progetto e per la direzione dei lavori ed occuparsi, successivamente, della procedura a evidenza pubblica che, in assenza di poteri straordinari di fatto appena scaduti, dovranno concretizzarsi con modalità ordinarie le cui tempistiche, sono decisamente lontane dal consentire di avere la prima porzione di settima vasca, già pronta per il mese di settembre quando si esaurirà la sesta vasca di Bellolampo".

A Palermo si producono mediamente 800 tonnellate al giorno di rifiuti che, in assenza della discarica, dovrebbero essere conferiti altri impianti (spazio permettendo) o portati fuori dalla Sicilia. "Chi si farà carico degli effetti collaterali? Né la Rap né i suoi lavoratori - conclude Giordano - pagheranno per l'inerzia di altri soggetti deputati a trovare soluzioni idonee. Il servizio è pubblico e pubblica deve restare la sua gestione: Comune e governo regionale concordino una strategia per evitare una grande emergenza autunnale sull'intero territorio siciliano".
 

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