Il Gal punta sulle carni madonite: pubblicato bando per aprire un allevamento con biobanca
Avrà sede nel foro boario di Gangi. Gli scarti prodotti al suo interno saranno recuperati per essere trasformati con il fine di raggiungere l’autosufficienza energetica entro i primi 5 anni di attività. Al suo interno sarà tutelata la biodiversità
Rilanciare il marchio delle carni madonite attraverso la realizzazione, a Gangi, di una "demo farm" resiliente, dove si utilizzano esclusivamente alimenti per gli animali prodotti nel territorio, certificati e garantiti. Dopo gli scarti e le deiezioni saranno recuperati per essere trasformati al fine di raggiungere l’autosufficienza energetica entro i primi 5 anni di attività. E dove sarà creata anche una biobanca (seme ed embrioni) per la tutela della biodiversità e del miglioramento genetico animale. Con questo obiettivo il Gal Madonie ripropone, per la seconda volta, il bando pubblicato lo scorso anno ma andato deserto. L'avviso si può trovare sul sito.
“Il bando viene reiterato con l'auspicio – afferma il presidente del Gal, Santo Inguaggiato - che questa misura, frutto della concertazione dal basso, con la sua cospicua dote finanziaria, trovi la giusta attenzione e susciti un protagonismo attivo nei potenziali destinatari”. La finalità dell’iniziativa è quella di dimostrare che è possibile produrre e consumare cibo genuino, a "residuo zero”, caratterizzato da un forte legame con il territorio e da elevate proprietà nutrizionali, realizzato nel rispetto dell’ambiente, di principi etici e di equità sociale.
La sede dovrà essere realizzata nel foro boario. All'interno della farm saranno realizzate filiere zootecniche produttive autosufficienti per la comunità interessata, quale modello di sviluppo prototipale da esportare. Attraverso la demo farm resiliente saranno sperimentate tecniche, tecnologie, metodiche, protocolli, processi e sistemi diagnostici che potranno essere trasferiti alle aziende per l’allevamento di ovini e bovini del comprensorio (attori e destinatari della presente proposta). La dotazione finanziaria del bando ammonta a 345 mila euro.
“Le aziende del comparto agro-zootecnico – continua Inguaggiato - avranno un riferimento certo per affrontare, nell'intera filiera, la sfida delle produzioni di qualità, rafforzando il rapporto con i consumatori e l'attrattività del territorio e salvaguardando, contemporaneamente, l'ambiente e la biodiversità. Una sfida che passa attraverso l’innovazione e la sperimentazione, rese possibili da un nuovo rapporto con il mondo della ricerca e - conclude - con le sedi del trasferimento tecnologico, uno strumento che innalzerà la competitività del territorio e le possibilità di crescita”. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 giugno.