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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Libertà / Via Cesareo Giovanni Alfredo

Entrano in casa di anziane con una scusa e le derubano, in azione una banda di finte badanti

Quattro colpi nel giro di un mese in via Cesareo, viale Lazio e a Brancaccio. Secondo la polizia c'è sempre lo stesso modus operandi: una donna si finge una badante che deve recuperare un oggetto caduto nel balcone della vittima, poi dopo aver conquistato la sua fiducia ne approfitta per rubare soldi e preziosi

C’è una nuova banda di ladre che approfitterebbe della gentilezza e della disponibilità delle anziane per razziare soldi e gioielli custoditi in casa. L’ultimo caso risale al 6 maggio, in via Cesareo, dove una signora di 89 anni è stata derubata da una donna che sarebbe entrata nel suo appartamento con una scusa: "Signora, mi perdoni, sono la badante della sua vicina che abita al piano di sopra. Mi è caduto un orecchino sul suo balcone, potrebbe farmi entrare per recuperarlo?". E’ così che l’anziana, dopo aver incassato pure i complimenti per piante e fiori, si è ritrovata la casa a soqquadro e si è accorta che dai cassetti erano spariti contanti, bracciali e altri preziosi. La stessa tecnica sarebbe stata utilizzata nell’ultimo mese in almeno altri tre casi sui quali indaga la polizia.

Gli ultimi furti denunciati sono avvenuti in via Giuseppe Cirrincione, zona Brancaccio, e - due volte - in viale Lazio. Anche in quei casi, come raccontato dalle altre anziane vittime ch si sono rivolte alla polizia, una donna avrebbe bussato alla loro porta chiedendo con fare gentile di potere entrare per controllare terrazzi e balconi. "Mi spiace tanto disturbarla - avrebbe detto - ma stavo stendendo la biancheria e mi è caduta una tovaglia…". Dopo aver conquistato la fiducia della vittima, come da copione, la donna la accompagna fuori facendo attenzione a lasciare l’ingresso socchiuso, così da aprire la strada a un complice che aspetta sul pianerottolo con una borsa da riempire di gioielli e contanti.

Per prendere tempo, la sedicente badante si intrattiene a chiacchierare con la vittima, finge di cercare l’oggetto perduto, si complimenta per le piante, commenta il clima e altro ancora. Insomma, ogni pretesto è buono per guadagnare secondi o a volte minuti preziosi. Nel frattempo il complice entra in casa, gira per le stanze e fruga negli armadi rubando qualsiasi cosa di valore. Proprio come accaduto venerdì pomeriggio in via Cesareo. L’89enne, come poi denunciato alla polizia, si sarebbe accorta del furto poco dopo, vedendo cassetti e armadi aperti e i suoi effetti personali in disordine.

Da una prima stima i ladri, sfruttando questa tecnica, sarebbero riusciti a rubare all’anziana una trentina di pezzi - fra orecchini, bracciali e collane - per un danno complessivo di migliaia e migliaia di euro. Raccolta la segnalazione gli investigatori del commissariato Libertà hanno avviato le indagini, riscontrando alcuni aspetti comuni tra diversi episodi denunciati nell’ultimo mese. Dunque potrebbe trattarsi di una banda, principalmente composta da donne, che girerebbe per la città alla ricerca degli obiettivi "perfetti", studiandone comportamenti e orari. Il consiglio delle forze dell’ordine, soprattutto per le persone che vivono sole e gli anziani, è di diffidare degli sconosciuti e permettere solo alle persone fidate di entrare in casa propria.


 

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