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Cronaca

Bancarotta fraudolenta, nuova condanna per l'ex consulente del lavoro Giuseppe Damiata

Il tribunale gli ha inflitto 7 anni e 4 mesi: avrebbe dilapidato il patrimonio della "Ma.Da", una ditta di trasporti, per non pagare i creditori. Scagionata e assolta un'altra imputata

Nuova condanna per il consulente del lavoro Giuseppe Damiata, questa volta per bancarotta fraudolenta: la quinta sezione del tribunale gli ha infatti inflitto 7 anni e 4 mesi di reclusione. I giudici hanno invece deciso di assolvere dalla stessa accusa una seconda imputata, Anna Mangano, accogliendo le tesi del suo avvocato, Maria Rosa Salemi.

Il nome di Damiata è noto alle cronache giudiziarie: già condannato per frode fiscale, truffa, omesso versamento di contributi Inps e ricettazione, è stato radiato dal suo Ordine professionale. Qualche anno fa gli sono stati sequestrati beni per un milione e mezzo di euro.  

La vicenda al centro del processo è quella legata al crac della "Ma.Da. arl", un'azienda di trasporti dichiarata fallita nel 2014. Della ditta Damiata era stato legale rappresentante tra maggio 2010 e novembre 2011, mentre Mangano aveva ricorperto la carica in un periodo precedente, tra giugno 2005 e settembre 2009.

Secondo la Procura, i due avrebbero fatto sparire quindici mezzi e oltre mezzo milione anziché pagare i creditori. Il denaro sarebbe stato girato su vari conti correnti intestati ad altre persone. Al termine del processo il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 7 anni e 9 mesi per Damiata e l'assoluzione per Mangano. 


 

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