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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Santa Flavia

Ferragosto di paura a Sant'Elia, bimbo di 2 anni rischia di annegare: salvato da operatori del 118

Le urla, la paura, poi il sospiro di sollievo e le lacrime di gioia. L'operatore del 118 intervenuto: "Sono stati dieci minuti interminabili, il piccolo non rispondeva alla manovra salvavita. Poi quel colpo di tosse improvviso... grato di avergli salvato la vita"

Le urla dei bagnanti intorno a quel corpicino che sembrava senza vita, l'arrivo tempestivo dei soccorsi e la lotta contro il tempo. Poi, il sospiro di sollievo e le lacrime di gioia. Ferragosto di paura sulla spiaggia di Sant'Elia, frazione del litorale di Santa Flavia, dove ieri intorno alle 16 un bimbo di soli due anni ha rischiato di annegare, trasformando una giornata di festa in dramma. Il piccolo stava giocando con altri bambini e in pochi istanti è stato ritrovato riverso in acqua e senza respiro. 

"Aiuto, è morto", gridava la folla disperata. Un uomo che si trovava in spiaggia si sarebbe lanciato subito in mare per trarlo in salvo mentre qualcuno ha subito chiamato la centrale operativa del 118. In soli sette minuti, gli operatori della postazione 76 di Ficarazzi, sono arrivati in spiaggia e hanno quasi dovuto sgomitare per raggiungere il piccolo che era attorniato da centinaia di persone. A bordo dell'ambulanza, hanno effettuato una manovra salvavita con l'aiuto di un aspiratore, per rianimarlo e far buttare fuori l'acqua inghiottita. "Abbiamo provato per più di dieci minuti - racconta a PalermoToday Antonio Catrisano, intervenuto insieme al collega Giovanni Battista Bray - ma niente, il piccolo non rispondeva. Sono stati minuti interminabili". 

L'ambulanza si è diretta verso il primo punto medico disponibile, il pronto soccorso di Bagheria. "Abbiamo continuato la manovra e temevamo davvero il peggio. Poi all'improvviso abbiamo sentito un colpo di tosse, il vomito e il pianto. Ce l'abbiamo fatta! Abbiamo affidato il piccolo alle cure dell'ospedale bagherese con una grande soddisfazione in cuore". 

Dopo essere stato rianimato, il bimbo è stato trasferito all'ospedale dei Bambini. Il soccorritore, preoccupato per le sorti del piccolo, si è messo in contatto con dei parenti che lo hanno rassicurato sulle sue condizioni. "E' ancora ricoverato - racconta - per eliminare l'acqua dai polmoni ma non è in pericolo di vita". Dopo la tensione, la consapevolezza. "Rientrando a casa - conclude Antonio - ho guardato i miei figli e sono scoppiato a piangere, grato di aver salvato una piccola vita". 

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