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Cronaca Bagheria

Cento chili di hashish sulla Jaguar dei napoletani, arrestato un palermitano

In manette Santo Benigno, 45enne: un mese fa era riuscito a sfuggire alla cattura nel corso del blitz della polizia che arrestò una banda di malviventi. E' considerato responsabile (in concorso) del reato di trasporto e detenzione di sostanza stupefacente

Un mese fa era riuscito a sfuggire alla cattura. Adesso Santo Benigno - l'ultimo uomo ancora libero della banda di malviventi che lo scorso maggio era stata fermata dalla polizia con 100 chili di droga - è stato arrestato. Si tratta di un 45enne, l'unico palermitano di un gruppo di napoletani. A individuarlo è stata la polizia, che ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Termini Imerese. E' considerato responsabile (in concorso) del reato di trasporto e detenzione di sostanza stupefacente.

In autostrada con 100 chili di hashish: arrestati

"I fatti risalgono allo scorso maggio - spiegano dalla polizia - quando, a conclusione di una complessa attività di indagine gli agenti della sezione Antidroga avevano intercettato una Jaguar imbottita di hashish. L'auto - preceduta da una Land Rover Freelander - era stata seguita da Palermo fino all'arrivo in un parcheggio di pertinenza di un’abitazione isolata in contrada Lanzarotte, a Bagheria. I poliziotti a quel punto avevano fatto irruzione all’interno dell’immobile arrestando tre napoletani, dopo un tentativo di fuga, al grido 'le guardie…le guardie'”. In manette erano finiti Ivan Rino Bonaccorso, Giuseppe De Fenza e Giuseppe Di Costanzo. Gli agenti in quei momenti concitati avevano notato anche la presenza di un quarto uomo, il palermitano Santo Benigno, che era riuscito a scappare.

L'uomo era il proprietario dell’immobile che aveva accolto, nel cortile dell’abitazione, i tre corrieri a bordo della Jaguar. Dentro l'auto - in un doppio fondo appositamente ricavato - erano stati rinvenuti i 100 chili di hashish. Era stato proprio Benigno ad aprire e richiudere il cancello automatico per consentire l’ingresso della Jaguar. "Il palermitano - dicono dalla questura - in quel frangente era riuscito a sfuggire alla cattura perché a differenza degli altri tre napoletani conosceva bene le campagne circostanti".

Una volta interrogato agli investigatori aveva tentato di motivare la fuga adducendo giustificazioni poco plausibili e contradditorie. Pertanto le indagini nei suoi riguardi sono proseguite senza soluzione di continuità e oggi il Gip ha emesso il provvedimento restrittivo a carico di Benigno. Al palermitano è stata contestata anche l’aggravante della notevole quantità della droga sequestrata.

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