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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Lo squalo nel mare di Sant'Erasmo, l'esperto: "Caso raro, nessun pericolo ma meglio non avvicinarsi"

Claudio Gargano, biologo marino e ricercatore dell'Università, spiega a PalermoToday il comportamento di questi predatori e cosa fare in caso d'avvistamento o pesca. "Era un maschio grigio di due metri e trenta. E' possibile vederne altri, nelle vicinanze potrebbe esserci una zona di riproduzione o di crescita"

Si avvicinano alla costa per seguire banchi di pesci o alla ricerca di temperature più miti ma non costituiscono un pericolo per l'uomo, anche se è sempre meglio non attirare troppo la loro attenzione ed evitare di agitarsi se li si incontra sul proprio "cammino". Dopo l'avvistamento dello squalo grigio a pochi metri dal porticciolo di Sant'Erasmo, abbiamo parlato con un esperto per capire se si tratta di un caso isolato o se può capitare di imbattersi ancora in questi grossi predatori nelle nostre acque. Claudio Gargano, biologo marino dell'Università di Palermo, ricercatore e grande appassionato di squali, spiega a PalermoToday il comportamento di queste creature e cosa fare nel caso di incontri ravvicinati.

Pescato uno squalo a Sant'Erasmo | Video e foto

Il caso del molo del Foro Italico desta sorpresa, ma è possibile imbattersi nuovamente in altri squali in zona? 
"Il Mediterraneo rappresenta uno dei mari meno estesi (solo 1% della superficie) sul pianeta ma anche uno dei siti con maggiore biodiversità e specie endemiche, anche se ormai da decenni risulta minacciato dagli impatti antropici dovuti all’urbanizzazione costiera, alla sovrapesca e al degrado apportati agli habitat marini in cui vivono più di 16 mila forme di vita, circa 700 specie di pesci di cui quasi 50 di squali. Avvistare questi animali vicino alle coste siciliane diventa ormai meno raro a causa del riscaldamento climatico che interessa gravemente anche la temperatura del nostro Mediterraneo e di conseguenza di tutte le forme di vita in esso contenute inclusi gli squali che per esigenze alimentari, riproduttive e di sopravvivenza si spostano verso nord e vicino alle coste per incontrare acque meno calde e maggiori quantità di pesce. Negli anni passati erano stati avvistati degli esemplari di verdesca nella zona di Sant'Erasmo. Esistono delle popolazioni nel Messinese e a sud di Lampedusa, intorno all'isola di Lampione. Gli squali pelagici possono percorrere grandi distanze ma è insolito che si avvicinino così alla costa. Questa presenza potrebbe presupporre che nelle vicinanze, soprattutto verso est, possa esserci un'area di riproduzione o di crescita". 

Sant'Erasmo, avvista uno squalo mentre in è in Kayak

Cosa ci dice dell'esemplare pescato e poi rilasciato il giorno di Ferragosto? 
"L’avvistamento e la cattura dello squalo grigio (Carcharhinus plumbeus) del 15 agosto scorso rappresenta uno dei rari eventi in cui uno squalo pelagico di grosse dimensioni si avvicina alla costa per nutrirsi e finisce così per interagire con pescatori o bagnanti di passaggio. In ogni caso, l’evento non rappresenta un pericolo per il pescatore che in questa occasione, attraverso un lenza e un kayak, ha incontrato il giovane maschio di squalo grigio e che, come sempre accade, non provoca feriti ma semplice stupore e curiosità o in alcuni casi la paura dei bagnanti. L'animale in questione era un maschio di una dimensione di 2 metri e trenta, maturo ma non super adulto. Si tratta di specie solitarie che vivono tra zero e duecento metri di profondità. E' sicuramente un avvistamento di interesse e potrebbe esserci la possibilità di incontrarne altri". 

Claudio Gargano

Le rappresentazioni dello squalo, tra mito e realtà, hanno sempre destato curiosità ma anche paura soprattutto per via di molti film, quello di Steven Spielberg prima tra tutti. Ma questi predatori rappresentano un pericolo per l'uomo?
"Nel caso di avvicinamento alla costa, non c'è il rischio che lo squalo attacchi l'uomo. Come già detto, si avvicinano solo per esigenze alimentari, riproduttive e di sopravvivenza. Se a incontrarlo sono dei bagnanti, il consiglio è di non allarmarsi e di continuare a nuotare normalmente evitando movimenti nervosi perché seppure lo squalo non è solito attaccare, potrebbe innervosirsi e fare comunque male e ferire con un colpo di coda". 

Cosa fare, dunque, se si avvista o si pesca uno squalo? 
"
Innanzitutto non andare in panico e mantenere la calma, evitando di agitarsi in acqua. E' bene restare in contatto visivo con lo squalo ma non avvicinarsi troppo. Se lo si pesca, occorre mantenerlo in acqua e con la testa controcorrente, rimuovere delicatamente l’amo e rilasciarlo prima possibile. E' bene utilizzare ami circolari che cadranno se dovessero rimanere incastrati. Dopo il rilascio, assicurarsi che lo squalo respiri e si muova". 

Se questi esemplari non rappresentano un pericolo per l'uomo, possiamo dire che a rischiare invece sono proprio loro?
"Questa specie risulta ancora in pericolo, 'endangered' secondo la valutazione della Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura) che si occupa di analizzare lo stato di conservazione delle specie sul nostro pianeta. Quasi tutte le specie di squali, in particolare nel Mar Mediterraneo, sono in pericolo e possono scomparire se non iniziamo già adesso a compiere semplici azioni per non peggiorare il loro stato di conservazione. Per noi umani sono una risorsa fondamentale da proteggere e conservare che permette l’equilibrio e il benessere degli oceani e della vita marina". 

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