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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Palermo sogna gli autobus via mare: "Dalla Bandita a Mondello in 30 minuti"

Un progetto affascinante: utilizzare il mare come via percorribile per collegare varie zone della città con un servizio di linea marittimo urbano e metropolitano. L'ideatore della proposta: "Costi esigui rispetto all'impatto economico avuto col tram"

Un progetto affascinante: utilizzare il mare come via percorribile per collegare varie zone della città. Un vero e proprio servizio di linea marittimo urbano e metropolitano. Un piano che ha un nome preciso: "Le vie del mare". Un'occasione per la mobilità di Palermo poco conosciuta. Mentre in città continua il dibattito sull'efficienza del sistema tramviario (vedi Amat in crisi) e in particolare l'acuirsi del dissenso sul progetto della rotaia su via Libertà, è stato proposto recentemente un progetto alternativo e di integrazione al sistema della mobilità cittadina. Ideatore della proposta - presentata all'Università alla presenza (tra gli altri) di Leoluca Orlando -  l'architetto Cesare Calcara, storico e appassionato di trasportistica.

"In passato il mare è apparso quasi come un 'limite' per lo sviluppo della città - dice Calcara a PalermoToday - Per il futuro potrebbe essere un'opportunità di integrazione del sistema della mobilità urbana e metropolitana". Il progetto consiste nella realizzazione di un sistema di linee marittime denominato 'Mare Metrobus' che colleghi diversi scali in maggior parte esistenti quali: Porto - Porta Felice, Villa Igiea, Cimitero - Vergine Maria, Addaura, Mondello, Sferracavallo, fino all'aeroporto di Punta Raisi.  Coinvolto anche il lato est di Palermo con approdi lungo la costa, come a Bandita, fino ad Aspra.

Si prevede di realizzare il trasporto con aliscafi e mezzi monocarena con una capacità media di 260 passeggeri e una velocità di circa 30 nodi (50 chilometri orari). In poche parole si potra andare dalla Bandita a Mondello in 30 minuti con un servizio di trasporto pubblico, dunque non è il solito autobus, che per lo stesso percorso impiegherebbe quasi due ore (calcolando un triplo cambio di autobus). 

Realtà del genere esistono già in varie parti del mondo. Esempi? I più celebri sono il Water Ferry e Taxi Lines di New York e della baia di San Francisco, così come le linee di WaterBus e FerryBus di Hong Kong-Macao-Shenzen. E anche in Europa pure Istanbul usufruisce di un ricco servizio di ferry boat lungo la costa euroasiatica del Bosforo e del Mar di Marmara.

Un'opera impossibile? No, l'architetto Cesare Calcara ritiene proprio di no. E lo spiega così: "In considerazione che bisognerebbe solo attrezzare pochi scali, il costo della realizzazione sarebbe abbastanza esiguo rispetto all'impatto economico delle linee tramviarie in generale". Il costo dei mezzi navali, in tutto sei, ammonterebbe a circa 30 milioni di euro, mentre l'adeguamento, l'integrazione e la realizzazione delle costruzioni marittime è stimata sui 50 milioni per un totale di circa 80 milioni. Cifra ben lontana dalle centinaia di milioni che hanno richiesto le linee tramviarie cittadine (un paio). 

Particolare il collegamento con la tratta diretta con l'aeroporto di Punta Raisi: nel progetto è previsto un terminal marittimo a servizio dell'aeroscalo con una tratta collegata direttamente con il porto di Palermo. Rilevante anche l'aspetto turistico del servizio che permetterà ai turisti di ammirare la bellezza della costa metropolitana di Palermo. "Il progetto - conclude Calcara - ha destato interesse in due recenti seminari e giornate di studi organizzati alla Scuola Politecnica dell'Università palermitana, alla presenza di Leoluca Orlando e alcuni funzionari del Comune. Evidentemente il progetto, essendo di ambito metropolitano, dovrebbe interessare questa amministrazione fermo restando che si tratta di un piano che ha importanza anche a carattere regionale".

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