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Cronaca

Ato idrici, Barone e Bottaro: "Gestione nel caos e bollette più care"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Non solo luce e gas. Per i siciliani è previsto un aumento di circa il 10% anche per la bolletta dell’acqua. Colpa di una gestione, ancora oggi, caotica del servizio idrico. “Lo scorso luglio il Cga ha ribadito che le tariffe possono essere predisposte solo dai nove ambiti territoriali. La Regione, però, sta predisponendo una norma per centralizzare le competenze con un aggravio dei costi che si scaricherà su enti locali e utenti. Il percorso risulta incerto e il nuovo disegno di legge rischia di peggiorare la situazione. Per questo suggeriamo al Governo Musumeci di smetterla di tentare operazioni improbabili di ingegneria istituzionale. E’ meglio, invece, predisporre progetti utilizzando i fondi europei per recuperare il gap infrastrutturale”. Così Claudio Barone e Andrea Bottaro, segretari della Uil e della UilTec Sicilia, che aggiungono: “La Sicilia è già stata sanzionata per i ritardi nella predisposizione degli impianti di depurazione delle acque. Bisogna, quindi, intervenire sulle condotte idriche ed evitare di ripetere la brutta figura che ha visto bocciare 31 progetti necessari per il miglioramento delle reti irrigue. Invitiamo la Regione a cimentarsi subito sulle cose possibili, senza inseguire improbabili riforme legislative”.

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