rotate-mobile
Cronaca

"A spasso durante l'orario di lavoro": indagati 55 dipendenti dei Servizi cimiteriali del Comune

Per 18 di loro, tra impiegati comunali, della Reset e del Coime, il giudice ha deciso la misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria. Carabinieri e polizia municipale in cinque mesi di indagini hanno evidenziato duemila timbrature di badge "sospette". Orlando: "Adotteremo provvedimenti severi"

Formalmente erano in servizio ma in realtà un collega timbrava il cartellino anche per loro, che erano così "liberi" dai doveri lavorativi. Altri invece erano in giro "per motivi di servizio" ma approfittavano di quel tempo per sbrigare commissioni personali. Nei guai diciotto dipendenti, sia comunali sia delle società partecipate Reset e Coime, che prestano servizio all’interno degli uffici dei servizi cimiteriali del Comune. Su delega della Procura, i carabinieri del nucleo investigativo e l’unità operativa di polizia giudiziaria della polizia municipale gli hanno notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal gip. Devono  rispondere, a vario titolo, dei reati di falsa attestazione di presenza in servizio e truffa ai danni dell’Amministrazione comunale.

I nomi degli indagati

Si tratta però solo di una parte dei dipendenti coinvolti. Gli inquirenti sottolineano che "l’indagine ha consentito di ricostruire condotte penalmente rilevanti su 55 impiegati, ovvero più di un terzo dei circa 150 dipendenti che prestano servizio presso l’ufficio dei servizi cimiteriali. Tra questi, il gip ha ritenuto di applicare la misura cautelare nei confronti di coloro i quali, avendo perpetrato un numero cospicuo di episodi delittuosi o avendo una particolare personalità desunta da pregressi precedenti penali, sussista un rischio concreto e attuale di reiterazione del reato".

Badge nascosti dietro un quadro e un collega timbra per tutti | Video

L’attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, è nata dopo alcune segnalazioni anonime a seguito delle quali sono stati avviati due differenti filoni d’indagine condotti dalle due forze di polizia. E' emerso quello che gli inquirenti definiscono "un pervasivo fenomeno di assenteismo dal lavoro di molti dipendenti dell’ufficio comunale competente per gli impianti cimiteriali, i quali attestavano falsamente gli orari di svolgimento delle proprie mansioni, traendo in inganno l’amministrazione di appartenenza, in violazione dei doveri di fedeltà e diligenza dei pubblici dipendenti".

I carabinieri hanno constatato che "un elevato numero di impiegati comunali effettuava sia timbrature anche multiple per conto di altri colleghi al fine di attestarne falsamente le loro presenze in servizio, sia allontanamenti autonomi non giustificati". Nel corso di 5 mesi d’indagine, i carabinieri hanno documentato quasi 2.000 “timbrature sospette”, di cui 240 sviluppate e contestate a "testimonianza del fatto che si trattasse di un fenomeno diffuso e generalizzato tra gran parte dei dipendenti dell’ufficio comunale".

Comune, Orlando annuncia il pugno duro

L’attività investigativa della polizia municipale si è concentrata, invece, su una parte dei dipendenti comunali addetti ai servizi di assistenza ai funerali e pertanto impiegata prevalentemente in mansioni esterne. Anche tale attività d’indagine, caratterizzata dall’esecuzione di mirati servizi di osservazione e riscontri documentali, ha evidenziato "un diffuso e pervasivo fenomeno di assenteismo ingiustificato tra i suddetti impiegati comunali che, spesso, piuttosto che espletare i loro compiti di assistenza, si intrattenevano in giro per la città a svolgere attività personali o rientravano in ufficio in anticipo rispetto all’orario previsto, senza darne attestazione".

 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"A spasso durante l'orario di lavoro": indagati 55 dipendenti dei Servizi cimiteriali del Comune

PalermoToday è in caricamento