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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Escluso dagli incentivi per uscire dal bacino ex Pip, presenta ricorso e vince

Il giudice del lavoro ha dato ragione a un settantenne cui adesso spetterà un assegno pari alle mensilità di 3 anni. Condannato l'assessorato al Lavoro che aveva cercato di applicare retroattivamente una legge per escludere chi fosse prossimo alla pensione

Escluso dalla lista degli ex Pip che sarebbero dovuti fuoriuscire dal bacino (con un incentivo) perché prossimo alla pensione, presenta ricorso e vince la causa. Il giudice del lavoro del tribunale di Palermo Santina Bruno ha condannato l’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro a pagare a un settantenne l’assegno di sostegno al reddito pari a 3 anni di mensilità.

Tutto comincia nel maggio 2015, quando la Regione promulga una legge con l’obiettivo di svuotare il bacino “Pip Emergenza Palermo”, chiedendo ad ognuno di attivare la procedura entro il 15 luglio dello stesso anno. Seguendo le indicaziogni, precisamente il 18 giugno 2015, il settantenne - difeso dagli avvocati Maria Concetta Reina e Giuseppe Siino - presenta l’istanza entro i termini salvo poi, dopo l’applicazione da parte dell’assessorato del comma aggiunto all’articolo 68 della legge regionale 12/2015, ritrovarsi escluso dall’elenco.

Ma il tentativo della Regione di riparare all’errore, che aveva (sembrerebbe per una svista) incluso coloro che avevano già conseguito i requisiti per l’accesso ai trattamenti pensionistici, non è servito a nulla. Il giudice, infatti, lo scorso 19 settembre ha sottolineato nella sentenza come la legge non potesse essere applicata con effetto retroattivo, considerando valida la richiesta avanzata dal settantenne ex Pip e stabilendo che l’assessorato debba pagare l’assegno per i 3 anni al netto delle mensilità già erogate.

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