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Venerdì, 29 Marzo 2024
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L'asilo nido a Brancaccio, il Centro Padre Nostro: "Fondi persi, rischia di sfumare il sogno di padre Puglisi"

Lo dice Maurizio Artale, informando che "i 3 milioni stanziati dal governo Conte nell'aprile del 2019, sono andati in perenzione il 31 dicembre 2022". C'è però un'ultima possibilità di salvare in extremis l'opera: "Si approvi l'emendamento presentato nel decreto Milleproroghe". Lagalla: "Colpa della vecchia amministrazione"

"A causa di una poco accorta gestione politica e burocratica degli adempimenti necessari alla costruzione di un asilo nido a Brancaccio, denominato 'I piccoli del beato Giuseppe Puglisi", i 3 milioni di euro stanziati dal governo Conte nell'aprile del 2019, il 31 dicembre 2022 sono andati in perenzione". A darne notizia è Maurizio Artale, presidente del Centro d'accoglienza Padre Nostro.

"Quindi niente più asilo a Brancaccio - prosegue Artale -. Non vi sarà più quel servizio per la prima infanzia, tanto voluto dal primo martire di mafia, il beato Giuseppe Puglisi, il cui progetto è stato addirittura benedetto da Papa Francesco, durante la sua visita alla casa museo del beato, svoltasi il 15 settembre del 2018 in occasione del XXV anniversario dell'uccisione 'in odium fidei' del piccolo prete di Brancaccio".

L'asilo nido "I piccoli del Beato Giuseppe Puglisi" è stato progettato dal Centro Padre Nostro, con la collaborazione di Reggio Children (centro internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini, il cui metodo è conosciuto nel mondo come "Reggio Children Approach"), con il contributo economico della fondazione Giovanni Paolo II di Firenze e l'impegno del quotidiano Avvenire.

"Allo scopo di supplire alle scellerate mancanze che hanno condotto al definanziamento del progetto è stato presentato un emendamento alla finanziaria nazionale, che riassegnava la somma per la costruzione dell'asilo nido, ma è stato bocciato", informa Artale. C'è però un'ultima possibilità di salvare in extremis l'opera: si tratta del decreto Milleproroghe. "Se vogliamo donare ai bambini dai 0 ai 36 mesi di Brancaccio un vero asilo nido - afferma Artale - si approvi l'emendamento che è stato presentato nel decreto Milleproroghe". 

Un appello lanciato da Artale direttamente al governo nazionale: "A Giorgia Meloni, primo presidente del Consiglio donna - e madre - voglio ricordare che la mafia si combatte soprattutto costruendo asili nido, specialmente in un territorio come quello di Brancaccio, regno indiscusso dei fratelli Graviano. Questo vuole essere un semplice 'promemoria', in quanto, nonostante le migliaia di pensieri ed adempimenti da mettere in campo, conosciamo la sensibilità e l'attenzione che il presidente Meloni ha nei confronti dei bambini e del Beato Giuseppe Puglisi, che ha citato nel suo discorso di insediamento a Montecitorio".

Così il sindaco Roberto Lagalla: "Condividiamo la preoccupazione del Centro Padre Nostro di Brancaccio per la realizzazione della struttura educativa, assolutamente necessaria in quest’area, coerente con il magistero di padre Pino Puglisi che identificava la scuola come uno dei principali ed essenziali punti di riferimento per la formazione dei giovani e il contrasto alla mafia. Poiché nulla è stato fatto dall’amministrazione negli anni precedenti, abbiamo dovuto prendere atto dell’impossibilità di presentare, così come prescrive la legge, l’obbligo giuridicamente vincolante entro il 31 dicembre 2022. E' chiaro, però, che la materia resta fortemente all’attenzione dell’attuale amministrazione che rifinanzierà l’opera nella programmazione 2021-2027".

Articolo aggiornato alle ore 12,51 del 20 gennaio 2023 con dichiarazione sindaco Lagalla

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