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Cronaca Tommaso Natale / Via Carlo Lorenzini Collodi

Donna aggredita e rapinata in casa mentre dorme: un arresto alla Marinella

La vittima è una 63enne che ha chiamato il 112 dicendo che qualcuno l'aveva svegliata e colpita per poi portarle via la carta del reddito di cittadinanza. In manette un conoscente della vittima, un trentenne: il suo cellulare è stato ritrovato in casa della donna durante i rilievi della polizia

Stava dormendo quando sarebbe stata svegliata di soprassalto, aggredita e rapinata da qualcuno che le ha sottratto la carta del reddito di cittadinanza ed è scappato. E' successo all'alba di lunedì scorso, la vittima è una 63enne che abita alla Marinella. La polizia poco dopo l'accaduto ha arrestato un trentenne, un conoscente della donna il cui cellulare è stato ritrovato all'interno dell'abitazione dove è avvenuta la rapina. L'uomo però davanti agli agenti ha cercato in tutti modi di giustificare la propria presenza lì prima di essere portato al Pagliarelli.

I fatti. E' successo tutto fra le 5 e le 6 del mattino. La vittima ha chiamato il 112 e chiesto l'intervento delle volanti. Gli agenti dell'ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico e del commissariato San Lorenzo sono arrivati in via Carlo Collodi e hanno trovato l'abitazione a soqquadro e la donna in stato confusionale. Sul corpo i segni di una colluttazone. La 63enne ha raccontato di essere stata sorpresa nel sonno da un uomo che l'avrebbe colpita per rubarle la tessera elettronica.

Durante i rilievi gli agenti della Scientifica hanno trovato uno smartphone che non apparteneva alla vittima. Poco dopo nell'abitazione è arrivato proprio il trentenne, conoscente della donna e proprietario del cellulare, il quale ha spiegato di essersi avvicinato per sincerarsi delle condizioni della 63enne. A quel punto ha raccontato di avere inseguito poco prima due persone a volto coperto che erano riuscite a scappare dall'appartamento facendo perdere definitivamente le proprie tracce.

La sua ricostruzione però non ha convinto gli agenti che, dopo una serie di accertamenti, lo hanno arrestato per rapina e lo hanno accompagnato in carcere in attesa di ulteriori disposizioni. Dovrà rispondere anche dei reati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Mentre veniva ammanettato, infatti, il trentenne avrebbe provato ad evitare l'arresto colpendo con calci e pugni due agenti, poi refertati dai medici del pronto soccorso e dimessi con prognosi di pochi giorni.

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