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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Piazza Enrico D'Orleans

Bloccava le auto coi cassonetti per non farle fuggire, arrestato posteggiatore

Dopo la segnalazione di un cittadino sono giunti sul posto alcuni poliziotti in borghese. Accertata l'attività illecita e l'escamotage adottato per richiedere "l'obolo", gli agenti sono intervenuti ammanettando un ghanese. E' ritenuto responsabile del reato di estorsione aggravata

Posizionava un cassonetto dell'immondizia davanti alle macchine per evitare che gli automobilisti scappassero senza pagare. La polizia ha tratto in arresto un ghanese di 34 anni, M.C.K., ritenuto responsabile del reato di estorsione aggravata. L'operazione è scattata in piazza Enrico d'Orleans, dopo che un cittadino aveva segnalato l'attività clandestina condotta anche con richieste minacciose, "talvolta anche con l'uso di un coltello". Dopo l'arresto sono stati sequestrati 185 euro in contanti e due fendenti.

Come ogni mattina, gli automobilisti entravano all'interno della piazzetta per parcheggiare la propria vettura. E come ogni mattina l'uomo si avvicinava per "invitare" i cittadini a pagare l'odioso obolo. Dopo la segnalazione giunta nella sala operativa, la polizia ha inviato sul posto alcuni agenti in borghese, per effettuare un servizio di osservazione e accertare quanto riferito dal cittadino. Così i poliziotti hanno parcheggiato il loro mezzo nella piazza, riuscendo così ad appurare l'attività svolta dal ghanese e l'escamotage adottato per evitare che l'automobilista sfuggisse dal "pizzo". Il trucchetto consisteva nel piazzare un cassonetto dell'immondizia davanti all'auto in parcheggiate.

"L'uomo - spiegano dalla Questura - non si era reso conto della presenza degli 'speciali clienti', avvicinandosi agli agenti e chiedendo senza troppi giri di parole di pagare 2 euro". I poliziotti, fingendo di volere trattare sul prezzo, hanno risposto di potere dare solo un euro. "Il parcheggiatore - proseguono - si è mostrato poco incline a ribassare i prezzo, ribadendo di pagare l'obolo richiesto con atteggiamento minaccioso". A quel punto gli agenti si sono qualificati procedendo con l'identificazione dell'uomo. Il 34enne è stato così condotto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima, al termine del quale il giudice ha convalidato l'arresto e disposto per lui gli arresti domiciliari.

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