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Cronaca Libertà / Via Pasquale Calvi

"Ha abusato di un'altra paziente", scatta un nuovo arresto per il medico Marcello Grasso

Alla denuncia di una giovane che sarebbe stata pesantemente palpeggiata dal neuropsichiatra, si è aggiunta quella di una studentessa universitaria che avrebbe subito lo stesso tipo di abusi. Entrambe erano in cura da alcuni anni dal fratello dell'ex presidente del Senato, incastrato dalle intercettazioni

A poco più di due settimane dall'arresto del neuropsichiatra Marcello Grasso, 70 anni, fratello dell'ex presidente del Senato Pietro Grasso, per lui scatta una nuova misura di custodia cautelare in carcere, sempre con l'accusa di violenza sessuale. Il provvedimento è stato emesso dal gip Clelia Maltese, su richiesta del procuratore aggiunto Laura Vaccaro e del sostituto Giorgia Righi, che coordinano le indagini della squadra mobile.

Dopo la denuncia a febbraio scorso della prima presunta vittima, una studentessa universitaria, che ha portato al primo arresto del medico, in seguito alle intercettazioni compiute per appena due settimane nello studio dell'indagato, è emersa la storia di una seconda giovane, anche lei studentessa, che avrebbe subito lo stesso tipo di abusi. Da qui la nuova ordinanza.

Le due presunte vittime avrebbero in comune molte cose: entrambe avrebbero problemi di autostima e sarebbero costrette a fare i conti con attacchi di panico e anche ad assumere ansiolitici. Ed è proprio per queste difficoltà che si sarebbero rivolte a Grasso già alcuni anni fa e che avrebbero inziato a frequentare il suo studio di via Pasquale Calvi. Il medico, però, secondo l'accusa le avrebbe gradualmente circuite, approffitando delle loro difficoltà, suggerendo loro un percorso "sensoriale" per "superare i loro limiti" e i loro "problemi".

Una tecnica, quella che sarebbe stata utilizzata dal neuropsichiatra, che prevede massaggi, ma anche il travestimento. Ed è proprio nell'ambito di queste sedute che le due ragazze sarebbero state pesantemente palpeggiate nelle parti intime, ma anche spinte ad indossare costumi succinti per poi farsi fotografare dal medico.

Finora l'indagato non avrebbe fornito spiegazioni convincenti e nell'interrogatorio di garanzia di oggi, legato alla seconda misura cautelare, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Attraverso il suo avvocato, Vincenzo Lo Re, si è appreso che la tecnica utilizzata da Grasso sarebbe diffusa nell'ambiente teatrale, da dove l'avrebbe presa a prestito. Che l'obiettivo dei travestimenti (nel suo studio sono stati ritrovati tanti costumi) sarebbe semplicemente quello di aiutare i pazienti a superare le loro difficoltà. Le due studentesse avrebbero fatto fatica ad accettare il loro aspetto ed il loro corpo. Per aiutarle a non sentirsi "brutte" e ad apprezzarsi - questa la tesi difensiva - il neuropsichiatra avrebbe fatto indossare loro dei costumi burlesque.

Secondo la ricostruzione della Procura, una delle due vittime in particolare avrebbe avuto difficoltà ad accettare le dimensioni ridotte del suo seno ed è per questo che il medico avrebbe proposto un massaggio proprio in quel punto. Come sottolineano gli inquirenti, in situazioni come questa, dove tra il paziente e il medico si creano un rapporto di fiducia consolidato nel tempo e una forma di affidamento, diventa ancora più difficile maturare la consapevolezza di subire eventualmente una violenza o un abuso sessuale.

In appena due settimane di intercettazioni, la Procura ritiene di aver individuato due vittime. Potrebbero essercene tante altre e l'inchiesta potrebbe quindi ulteriormente allargarsi.

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