Aveva fatto di necessità virtù, trasformando casa propria in una piccola centrale di spaccio e superando così le difficoltà causate dagli arresti domiciliari. La polizia ha arrestato un 35enne nigeriano, Peter Onyebuchi, con l’accusa di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Nella sua abitazione in via Paolo Emiliano Giudici, più precisamente nella stanza da letto, c’erano infatti sedici ovuli di eroina, una sacchetto con la stessa droga già tagliata e dieci "dosi" già confezionate e pronte per essere vendute. Un quantitativo che gli avrebbe potuto fruttare, ai prezzi di mercato, circa 20 mila euro.

I "Falchi" della Squadra Mobile sono entrati in azione lo scorso 22 luglio, intorno alle ore 16, dopo essere stati insospettiti dal continuo viavai di giovani nell’abitazione del nigeriano, pregiudicato per reati specifici e attualmente sottoposto a misura cautelare. Convinti che a casa di Onyebuchi ci fosse dello stupefacente, i poliziotti hanno fatto irruzione nell’abitazione per effettuare una perquisizione. "E’ emerso come il giovane - spiegano dalla Questura - avesse fatto di necessità virtù. Non potendo spacciare in strada lo faceva direttamente dal suo domicilio, trasformato in una vero e proprio ‘market’ della droga”.

Complessivamente, oltre a un bilancino di precisione e il materiale per il confezionamento, sono stati trovati 500 grammi di eroina e due sacchetti contenenti materiale che sarebbe stato utilizzato per "tagliare" lo stupefacente. Il 35enne aveva in casa anche 6 mila euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita di spaccio. In considerazione degli elementi acquisti Onyebuchi è stato tratto in arresto per traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e rinchiuso attualmente presso il carcere Pagliarelli.