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Cronaca

"Cercate, non c'è niente": in cucina aveva 160 grammi di cocaina

Sono state le "ultime parole famose" di Alessandro Spinnato ai carabinieri che stavano perquisendo la sua abitazione di Ballarò. Incastrate tra un mobile e una bombola del gas, però, due buste con lo stupefacente che gli sono costate l'arresto e un'accusa per spaccio

"Cercate, tanto non c'è niente". Queste le ultime parole famose prima di farsi ammanettare. I carabinieri hanno tratto in arresto Alessandro Spinnato (31 anni) con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli agenti del Nucleo operativo della compagnia di piazza Verdi, ieri pomeriggio, hanno setacciato la sua abitazione nel quartiere Ballarò, trovando in un mobile della cucina 159 grammi di cocaina. La sostanza recuperata nel corso dell'operazione è stata inviata ai laboratori del Lass così da accertarne l'esatto principio attivo.

I militari hanno fatto irruzione nella sua abitazione nel tardo pomeriggio di ieri, certi di trovare qualcosa. L'uomo - spiegano dal Comando - è stato invitato a consegnare quanto illecitamente detenuto, rispondendo prontamente: "Cercate, tanto non c'è niente". E' bastato perquisire la cucina per trovare, incastrate tra un mobile e una bombola del gas, due buste: l'una con 106 grammi di cocaina, l'altra con altri 53. Valore dello stupefacente: 8 mila euro circa.

All’interno di una tazzina di caffè, poggiata dentro un mobile della cucina, un involucro di plastica con della "polvere" di colore bianco del peso complessivo di 0,2 grammi e un coltello da cucina lungo 32 centimetri (di cui 20 di lama) "con evidenti residui di hashish", aggiungono i carabinieri. A quel punto Spinnato è stato accompagnato in caserma e dichiarato in stato di arresto. In sede di "direttissima", dopo la convalida dell'arresto, l'uomo è stato sottoposto all'obbligo di dimora. Non potrà uscire da casa dalle 20 alle 7 del mattino.

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