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Mercoledì, 4 Ottobre 2023
L'operazione dei carabinieri / Palazzo Adriano

"Apre un libretto a nome di un pensionato e fa sparire oltre 70 mila euro": arrestato il direttore dell'ufficio postale di Palazzo Adriano 

Gaetano Cascio, quarantenne di Burgio (Agrigento), è ritenuto responsabile dei reati di sostituzione di persona, peculato e tentata estorsione. I carabinieri hanno eseguito nei suoi confronti anche un ordine di sequestro preventivo per equivalente della somma indebitamente sottratta alla vittima

Avrebbe aperto a nome di un pensionato ottantenne, all'oscuro di tutto, un nuovo libretto postale. Lì avrebbe spostato 130 mila euro, risparmi che la vittima teneva su un altro conto. A quel punto si sarebbe impossessato di circa 71 mila euro, trasferendo il denaro su un conto corrente bancario a lui riconducibile. Infine, venuto a conoscenza del fatto che il pensionato, accortosi dell’ammanco, aveva presentato denuncia contro ignoti dai carabinieri, avrebbe minacciato la figlia dell’anziano cliente per costringere quest'ultimo a ritirarla. Per questo il direttore dell’ufficio postale di Palazzo Adriano, il quarantenne Gaetano Cascio, di Burgio (Agrigento), è finito agli arresti domiciliari. E' ritenuto responsabile dei reati di sostituzione di persona, peculato e tentata estorsione.

I carabinieri di Lercara Friddi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Termini Imerese su richiesta della locale Procura. "Il provvedimento - dichiarano dal Comando provinciale dei carabinieri - è frutto di una meticolosa attività investigativa che ha consentito di acquisire tempestivamente un grave quadro indiziario a carico del pubblico ufficiale alla direzione del piccolo ufficio postale da circa cinque anni". Il giudice ha emesso, nei confronti dell’indagato, anche un ordine di sequestro preventivo per equivalente della somma indebitamente sottratta alla vittima, che i carabinieri hanno eseguito sequestrando al direttore dell’ufficio postale due abitazioni.

L’ufficio postale di Palazzo Adriano non sarebbe nuovo a storie del genere. A dicembre scorso, infatti, il giudice monocratico di Termini ha condannato a 2 anni e 4 mesi l’ex direttrice Franca Di Martino. Avrebbe approfittato della fiducia che gli utenti riponevano in lei per entrare nei conti correnti, tra il 2015 e il 2016, appropriandosi indebitamente di circa 123 mila euro. La donna era finita a processo nel 2018 su richiesta del sostituto procuratore Paolo Napolitano e in seguito alla segnalazione dei clienti che avrebbero scoperto ammanchi sui loro conti.

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