Una vita da latitante, i carabinieri lo trovano in un B&B a Casteldaccia
In manette Ciro Giuseppe Restivo, che negli anni aveva fatto il cuoco e altri lavoretti. Nonostante fosse irreperibile e ricercato dalle forze dell’ordine dal 2016 avrebbe commesso un errore, quello di prenotare telefonicamente una stanza in un bed & breakfast
Sapeva che prima o poi sarebbe stato arrestato e per questo, probabilmente, si era trasferito all’estero dove avrebbe trascorso gli ultimi anni facendo il cuoco e altri lavoretti. Nonostante fosse irreperibile e ricercato dalle forze dell’ordine avrebbe commesso un errore, quello di prenotare telefonicamente una stanza in un bed & breakfast di Casteldaccia. I carabinieri hanno arrestato ieri sera Ciro Giuseppe Restivo, 64enne nato a Ventimiglia di Sicilia ma residente a Bagheria, che adesso dovrà scontare una pena pari a 7 anni e 3 mesi per rapina, ricettazione e maltrattamenti.
I precedenti di Restivo, figlio di un ristoratore di Ventimiglia, risalgono già al 1994. A partire da quell’anno l’uomo è stato indagato nel tempo per frode e truffa, prima di decidere di cambiare vita e trasferirsi nel 2004 a Monaco di Baviera, in Germania, e a Praga, Repubblica Ceca, tre anni dopo. L’ultimo reato contestatogli dalla Procura riguarda un episodio di rapina e ricettazione tra Bagheria e Misilmeri risalente al 2008. Per anni avrebbe vissuto con la consapevolezza che forse sarebbe stato catturato e giudicato per i reati a lui contestati, ma malgrado ciò avrebbe comunque deciso di raggiungere Casteldaccia.
I carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Bagheria, dopo la prenotazione fatta al B&B, hanno ricevuto un alert e hanno predisposto un appostamento davanti alla struttura ricettiva. Gli investigatori, con la foto del cuoco 64enne tra le mani e il provvedimento di esecuzione pena datato 2016, hanno atteso che arrivasse a destinazione e lo hanno riconosciuto. Dopo aver chiesto rinforzi i militari lo hanno fermato e hanno perquisito la sua stanza. L’uomo non avrebbe fatto resistenza e si sarebbe lasciato ammanettare prima di essere accompagnato in una cella del carcere Cavallacci di Termini Imerese per scontare la sua pena.