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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Partanna-Mondello / Via Pandora

L'ex Onpi usata come centrale di stoccaggio rifiuti, 5 arresti: indagati operatori della Rap

Blitz all'alba con l'operazione "Servizio parallelo". Dieci viaggi al giorno portando ogni volta 70 quintali di rifiuti pericolosi nella discarica di Bellolampo. Dietro un business legato allo smaltimento per conto dei privati e delle aziende edili impegnate nei loro cantieri

I capannoni dell’ex Onpi utilizzati come una centrale per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi da distruggere e ridurre in pezzi più piccoli da scaricare nei cassonetti di via Pandora, a Partanna, poi recuperati da alcuni operatori della Rap oggi indagati dalla Procura che scaricavano con l’autocompattatore a Bellolampo, facendo 10 viaggi al giorno e riuscendo a portare in discarica oltre 70 quintali di rifiuti. I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Palermo e della compagnia San Lorenzo hanno arrestato 5 persone, denunciandone altre 12, per i reati di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti pericolosi e non, furto aggravato in concorso e occupazione abusiva di edifici pubblici. Ai domiciliari sono finiti Filippo Picone (52 anni), Vincenzo D’Anna (37), Giovanbattista Misuraca (37), Antonino Guadagna (33) e Giovanni Mercurio (40).

I provvedimenti dell’operazione "Servizio parallelo" emessi dal gip del tribunale di Palermo arrivano dopo un'attività investigativa - portata avanti da novembre 2018 a maggio 2019 - a causa dell’illecito smaltimento di rifiuti ingombranti e pericolosi del tipo Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) nel quartiere di Partanna Mondello, provenienti soprattutto dalle attività di ristrutturazione e sgombero di appartamenti. A dare il via alle indagini un esposto "nel quale veniva descritto - spiegano dal Comando provinciale - il degrado ambientale rilevato nella predetta circoscrizione per la presenza di ingenti quantitativi di rifiuti urbani del tipo ‘ingombranti’ e rifiuti speciali".

I primi accertamenti hanno consentito di individuare l’esistenza di una "vera e propria continuativa attività organizzata di raccolta, trasporto, lavorazione e, infine, abbandono e smaltimento di rifiuti - aggiungono gli investigatori - posta in essere da due distinti gruppi criminali facenti capo a due diversi soggetti". Attività svolta a scopo di lucro per il "trasloco straordinario nel Palermitano, su richiesta di privati o imprese, in assenza delle necessarie autorizzazioni nonché della minima osservanza delle prescrizioni in materia, con conseguente abbandono dei predetti rifiuti accumulati all’interno o vicino ai cassonetti di via Pandora, nel quartiere di Partanna Mondello".

Per la riduzione del volume degli ingombranti portati dal magazzino dell’ex Onpi in discarica sarebbe stato fondamentale il ruolo dei cinque arrestati e di alcuni operatori della società che si occupa della raccolta di rifiuti per conto del comune di Palermo, incaricati proprio dello svuotamento dei cassonetti di via Pandora. "L’illecita attività aveva inizialmente origine - proseguono i carabinieri - da una richiesta di recupero a domicilio di rifiuti ingombranti presso le abitazioni di privati o nelle sedi di cantieri e imprese private, sempre dietro pagamento di una somma di denaro ai sedicenti traslocatori. I rifiuti recuperati venivano poi trasportati presso l’officina creata ad hoc nei locali dell’ex Onpi dove, con l’ausilio di attrezzatura meccanica alimentata da energia elettrica rubata, venivano separati, ridotti di volume prima dell’abbandono nei cassonetti".

A quel punto entrava in azione una squadra della Rap, composta sempre dalle stesse tre persone, di tanto in tanto aiutati da alcuni degli indagati nella riparazione dell’autocompattatore che veniva danneggiato proprio dai rifiuti ingombranti. Il mezzo con il materiale triturato e schiacciato nel cassone partiva poi in direzione di Bellolampo. "Sito quest’ultimo - concludono dai carabinieri - tecnicamente non idoneo a ricevere sia rifiuti ingombranti sia di natura pericolosa, perlopiù costituiti da Raee, sia rifiuti speciali, pericolosi e non". Per questo ai dipendenti della Rap è stato contestato reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti e solo ai primi i reati di furto aggravato in concorso e occupazione abusiva di edifici pubblici.

A tutti gli amministratoti legali e di fatto delle imprese che avevano richiesto questi interventi di trasloco e/o sgombero, invece, l’ufficio della Procura ha contestato il reato di attività di gestione rifiuti non autorizzata in virtù del fatto che certi interventi venivano eseguiti dai sedicenti traslocatori in assenza di qualsiasi autorizzazione, senza che ne restasse traccia sul registro di carico e scarico dei rifiuti, come prescritto invece dalla legge e il più delle volte senza che venisse redatto il Formulario identificativo del rifiuto di accompagnamento. Con il provvedimento emesso dal gip sono stati inoltre sequestrati i magazzini dell’ex Onpi trasformati in officina per la trasformazione dei rifiuti e 4 veicoli utilizzati per il trasporto. Il tutto per un valore complessivo di un milione e mezzo di euro.

"A settembre - ha detto il sindaco Leoluca Orlando - ho denunciato all'Antimafia regionale, con apposito report, che sullo smaltimento illecito di ingombranti a Palermo c'è un'organizzazione criminale. Ho scoperto con stupore che del mio report e della mia segnalazione non c'era traccia nella relazione conclusiva della Commissione. Anomalia che ho privatamente segnalato al presidente Fava. Alla luce dei fatti di oggi, quel report assume ulteriore grande valore". 

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