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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Libertà / Via Catania

Moda e prostituzione, una madre denuncia: "Così ho scoperto cosa faceva mia figlia"

L'inchiesta che ha portato all'arresto dei titolari dell'agenzia "Vanity Models Management" di via Catania è partita dopo l'esposto di una mamma. Era stato il fidanzato della ragazzina a trovare alcune chat compromettenti e ad avvertire temendo che la giovane potesse suicidarsi

Ancora una volta è stata una madre a denunciare, dopo aver scoperto quasi per caso che la figlia si sarebbe prostituita da quando aveva appena 15 anni non solo con i titolari dell'agenzia "Vanity Models Management", Francesco Pampa e Massimiliano Vicari, in carcere da stamattina, ma anche con altri uomini. La donna si è presentata alla polizia il 16 agosto del 2019 e ha raccontato quanto appreso dalla ragazzina, che è stata poi sentita a sua volta dagli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dal sostituto Sergio Mistritta. Ai domiciliari, su disposizione del gip Fabio Pilato, è finito anche Filippo Giardi, che è accusato di aver consumato un solo rapporto a pagamento con una giovanissima.

La richiesta d'aiuto del fidanzato

La madre della presunta vittima ha riferito agli investigatori che il 10 agosto del 2019 le sarebbe stato inviato un messaggio Whatsapp dal fidanzato della figlia, in cui lei gli avrebbe confessato "i motivi del suo strano comportamento, dichiarando di averlo tradito e di non avere più interesse per la vita, perché avrebbe fatto tanti errori e di non meritarlo perché lui era un bravo ragazzo". Il ragazzo avrebbe chiesto aiuto proprio alla madre della giovane, temendo che potesse compiere un gesto estremo, anche perché lui non si trovava a Palermo, essendosi imbarcato su una nave da crociera. 

"Lasciate in pace la mia ragazza!"

La situazione sarebbe precipitata perché il giovane, guardando alcune chat sul telefonino della ragazzina, avrebbe capito cosa stesse accadendo e lei avrebbe ammesso tutto. Tanto che lui si sarebbe anche presentato nell'agenzia di moda, affrontando a viso aperto Pampa e Vicari, avvertendoli che sarebbe stato al corrente di tutto, che non avrebbe denunciato, ma di lasciare in pace la sua fidanzata. In quella circostanza, gli indagati avrebbero negato tutto, non capendo di cosa stesse parlando.

"Mamma, mi sento sporca..."

La donna, sconvolta, avrebbe cercato di chiamare la figlia, ma inizialmente senza esito. Poi la ragazzina le avrebbe solo scritto di non contattarla. Infine l'avrebbe trovata in lacrime vicino ad un locale. In prima battuta non le avrebbe chiesto nulla, capendo che stava male. Dopo qualche ora, però, nel cuore della notte, la giovane aveva deciso di aprirsi e confidarsi, raccontando alla madre di aver avuto rapporti a pagamento con i due indagati da quando aveva iniziato a lavorare per l'agenzia di moda e anche con altri uomini in cambio di 100 o 150 euro. Avrebbe detto alla madre anche di sentirsi "sporca" e "come se le avessero fatto una sorta di lavaggio del cervello" e che quando avrebbe detto a Pampa che voleva smettere di prostituirsi lui le avrebbe risposto che se voleva i soldi avrebbe dovuto continuare. La giovane aveva anche confidato alla madre di avere iniziato a bere a e fumare canne "per non pensarci".

"Mi fidavo dei titolari dell'agenzia"

La madre ha spiegato agli inquirenti che da quando aveva circa 16 anni la figlia "aveva collaborato con l'agenzia di via Catania" e all'inizio avrebbe accompagnato lei stessa la figlia a sfilate e casting. Poi, come ha chiarito ai poliziotti, "per via del rapporto di fiducia con i titolari, quando chiedevo notizie di mia figlia Pampa rispondeva: 'La nica sta bene, tutto bene', proprio come può esprimersi un padre".

"Vicari mi diceva che preferiva le ragazzine alle donne della sua età"

La donna racconta che la figlia "piangeva, mi diceva di essere certa che io avevo notato i suoi brutti cambiamenti di atteggiamento negli ultimi due anni", dicendole di aver "parlato con Vicari, dicendogli 'ma tu che sei padre ed hai anche una figlia piccola non pensi a quello che fai?' e lui gli rispondeva che 'preferiva le ragazzine alle donne della sua età'".

"Denuncio perché non succeda ad altre ragazze"

La madre della giovane ha aggiunto: "Ricordo un paio di circostanze in cui mia figlia, già maggiorenne, è ritornata a casa molto tardi, con un forte odore di alcol. A volte tornava molto tardi e andava a dormire senza che io la vedessi. Mi ha anche confessato di aver fumato canne. Siamo rimaste abbracciate a lungo mentre lei piangeva e diceva 'di sentirsi sporca'. Sono molto preoccupata perché mia figlia ha un equilibrio precario", ha detto agli inquirenti e sarebbe stata spinta a denunciare anche perché convinta che altre ragazze avrebbero subito le stesse cose della figlia. Non avrebbe notato comunque che la ragazzina avrebbe avuto grossi giri di soldi. Nel tempo aveva fatto diversi lavori e recentemente avrebbe acquistato una macchina per 2 mila euro, spiegando che sarebbero stati soldi che sarebbe riuscita mettere da parte negli anni.

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