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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Romagnolo / Viale dei Picciotti

Istituto Volta, lavori fatti al risparmio sulla pelle di studenti e docenti: arrestati tre imprenditori

Ai domiciliari per truffa i titolari di alcune imprese che, con il sistema degli "appalti a cascata", si sono occupate della manutenzione nella scuola di viale dei Picciotti. Avrebbero attestato lavori mai fatti, come il massetto dei servizi igienici, e avrebbero pure installato le porte antincendio su telai non conformi. Sequestrati 140 mila euro

Avrebbero fatto i lavori di ristrutturazione della scuola fatturando opere mai eseguite e avrebbero installato porte antincendio su telai non conformi o con meccanismi di sblocco non efficienti. Tutto per risparmiare e intascare il denaro che avanzava, anche a scapito della sicurezza degli studenti e del personale. Un’altra inchiesta travolge una scuola palermitana, questa volta l’istituto Alessandro Volta, e il sistema degli appalti. A finire ai domiciliari sono tre imprenditori - Antonino Falcone (54 anni), Emanuele Capizzello (64, di Gela) e Gioacchino Gabriele Falcone (30) - indagati dalla Procura europea per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Le indagini dell’operazione "Volta", coordinate dalla sezione Eppo del Nucleo investigativo di Palermo, sono state portate avanti da novembre 2021 sino alla fine dello scorso anno scolastico, a giugno 2022, grazie a servizi di osservazione e sopralluoghi effettuati per verificare lo stato dei luoghi durante le varie fasi dei lavori di ristrutturazione. "Attuando un meccanismo consolidato - spiegano i carabinieri - gli indagati avrebbero effettuato i lavori di manutenzione e ristrutturazione attraverso il metodo dei ‘subappalti a cascata’ e delle fatturazioni fittizie" ottenendo "ingiusti profitti in danno del buon esito dei progetti" grazie al "mancato utilizzo di materiale ovvero o l'incompleta realizzazione di opere contabilizzate".

Secondo gli investigatori i lavori, eseguiti in economia, in alcuni casi sarebbero stati affidati a maestranze non specializzate e prive di certificazioni. Come nel caso delle porte antincendio che, nell'eventualità di un'emergenza, avrebbero potuto creare qualche problema a studenti, docenti e personale amministrativo. “Nel corso dell’attività - spiegano ancora i militari - è stata documentata la mancata realizzazione del massetto dei servizi igienici, fatturato per intero ma di fatto realizzato solo sulla carta". Con la stessa ordinanza il gip, accogliendo le richieste dell’European public prosecutor’s office, ha sequestrato quasi 140 mila euro alla società Capizzello Emanuele srl con sede legale a Gela e alla Tecno ponteggi edili srl di Palermo.

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