Rap, presa la "banda di Bellolampo": rubavano gasolio da mezzi e cisterne, 21 arresti
Si chiama Beautiful flash l'operazione dei carabinieri che hanno chiuso un'indagine durata 2 anni. Grazie ad alcuni piccoli meccanismi gli indagati, 13 dei quali dipendenti della partecipata del Comune, sarebbero riusciti a fare sparire circa 1.300 litri di gasolio al giorno
In media sparivano 1.300 litri di carburante al giorno che finivano dagli autocompattatori e dalle cisterne della discarica di Bellolampo nelle mani di qualcuno che poi li riciclava o li portava da qualche benzinaio compiacente. I carabinieri della compagnia San Lorenzo hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Procura nei confronti di 25 persone, oltre una decina delle quali dipendenti della Rap. Tredici sono finite in carcere, 8 ai domiciliari mentre altre 4 sono state sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e ricettazione, falsa attestazione della presenza in servizio, furto aggravato e ricettazione.
I nomi degli arrestati
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L’attività investigativa denominata "Beautiful flash" è stata avviata a gennaio 2018 e ha permesso di "delineare e smantellare l’operato di un gruppo di persone - spiegano dal Comando provinciale - costituito in una vera e propria associazione per delinquere che ha commesso innumerevoli furti di ingenti quantità di carburante all’interno del sito di smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Bellolampo, con successiva ricettazione dello stesso". Persone "organizzate secondo ruoli e incarichi ben delineati, come la vedetta, l’autista, l’addetto al rifornimento, in costante contatto tra loro, che utilizzavano un linguaggio criptico per dissimulare le intenzioni illecite e realizzavano i furti durante i turni di lavoro".
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma c’era un dipendente dell’azienda comunale che aveva il compito di sovrintendere le fasi decisionali, organizzative ed esecutive reclutando anche complici esterni ai quali vendere il carburante da riciclare. "Erano state ideate anche le modalità per eludere i controlli amministrativi dell’azienda: alla richiesta delle ore di lavoro effettuate e riportate dai veicoli - aggiungono dal Comando provinciale - veniva infatti comunicato un quantitativo superiore rispetto a quello realmente posto in essere, mentre per evitare che i veicoli si guastassero gli stessi venivano lasciati accesi durante le operazioni di prelievo del carburante".
"Tredici accusati di associazione a delinquere" | VIDEO
In varie circostanze è stato riscontrato che i soggetti esterni alla Rap, dopo essere entrati nella discarica a bordo di veicoli privati, hanno collaborato attivamente con i dipendenti dell’azienda per rubare il gasolio dai mezzi. Oltre ai 13 indagati il gip ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico di ulteriori 12 persone, due responsabili di furti (anch’essi dipendenti della Rap) e 10 ricettatori del carburante. Il 5 giugno 2018, durante l’indagine, i militari avevano arrestato in flagranza 6 persone - tra le quali 5 dipendenti dell’azienda - che avevano poco prima rubato dai mezzi di lavoro ben 828 litri di gasolio. All’operazione dei carabinieri hanno preso parte 150 militari compresi cinofili, rinforzi del 12° Reggimento ed un elicottero.