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Cronaca Sperone

Maxi operazione antidroga allo Sperone, 57 arresti: coca spacciata nelle stanze dei bambini

I pusher utilizzavano ogni angolo, sia in strada che all’interno degli edifici, per nascondere le dosi da vendere o i soldi incassati dai clienti. Ruoli anche per donne e ragazzini. Stimato un business da un milione e mezzo di euro l’anno

Le stanze dei bambini utilizzate per conservare o spacciare coca e hashish, i magazzini adibiti a "cucine" per il crack o come sale riunioni per discutere le strategie e ripartire i guadagni, minorenni sfruttati come pusher per vendere anche vicino scuola, donne con ruoli da contabili ma sempre pronte a sostituire i vertici in ogni evenienza. Sono 57 le persone arrestate questa mattina allo Sperone dai carabinieri che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare con cui il gip ha disposto il carcere per 37 indagati e i domiciliari per altri 20. Per un'altra persona è stato invece disposto l'obbligo di prensentazione alla polizia. Stimato un business da un milione e mezzo di euro l’anno che serviva per l’approvvigionamento della droga, per il sostentamento delle famiglie e, a volte, per le spese legali.

I nomi degli arrestati

Le indagini condotte dai carabinieri con coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, culminate nel blitz con l’opzione Nemesi, si riferiscon al periodo febbraio-luglio 2018. "Sussistono gravi indizi - ricostruiscono gli investigatori - per affermare l’esistenza di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti e operante nel quartiere". Tre i gruppi criminali operativi, ciascuno dei quli guidato da un diverso capo. Avevano "un’autonomia gestibile riconosciuta dal vertice ai promotori dei tre gruppi dell’organizzazione" che "conferiva maggiore fluidità rispetto a una struttura rigidamente gerarchizzata".

I pusher portano la droga a domicilio in bici | Video

Come appurato nel corso dell’attività investigativa gli spacciatori utilizzavano ogni angolo, sia in strada che all’interno degli edifici, per nascondere le dosi da vendere o i soldi incassati dai clienti. "I pusher - aggiungono dall’Arma - erano organizzati su turni per garantire la piena attività anche in orario notturno, con direttive precise sui punti dei cortili condominiali in cui nascondere lo stupefacente e sulle modalità di consegna agli acquirenti". Durante le investigazioni, aggiungono i carabinieri, sono state arrestate in flagranza 37 persone, ne sono state segnalate altre 56 come acquirenti, sequestrati tre chili di sostanze stupefacenti e 6 mila euro in contanti.

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Leoluca Orlando: "Esprimo un sentito apprezzamento ai carabinieri di Palermo San Lorenzo e alla Direzione Distrettuale Antimafia per avere disarticolato un'organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti che agiva nel quartiere Sperone anche davanti alle scuole. Quest'operazione rappresenta l'ennesima e forte risposta dello Stato al fenomeno dello spaccio di droga in alcune zone della città. E' importante, oltre alla fondamentale azione repressiva, continuare a lavorare sull'aspetto culturale. Colpisce, infatti, il coinvolgimento di interi nuclei familiari pronti a utilizzare minorenni per le loro attività illecite. Sottrarre porzioni di territorio alla criminalità è il primo passo per offrire speranza e riscatto alle tante persone che vivono nei quartieri più difficili della città. Lo Stato c'è e lo ha dimostrato ancora una volta".

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