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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare / Piazza della Kalsa

Fiumi di droga alla Kalsa, la base in un ex convento: tra i clienti gli studenti del Nautico

Nei meandri dell'immobile che fu della Curia veniva custodito lo stupefacente, sia per la vendita al dettaglio che quella destinata all'ingrosso. A gestire contatti e rete di pusher Ottavio Abbate, fratello di Gino u'mitra

Non appena suonava la campanella all’istituto Nautico molti studenti si dirigevano nella vicina piazza Kalsa, per poi puntare dritti verso l’ex convento di via Discesa dei Giudici per acquistare stecche di marijuana o hashish. Era quella la base della consorteria criminale guidata da Ottavio Abbate, 51 anni, fratello di Luigi (meglio conosciuto come Gino u’mitra) e pregiudicato per reati di stampo mafioso, uscito dopo 4 anni di "carcere duro" a metà del 2014. Dopo circa un anno di indagini, tra intercettazioni e appostamenti, sono stati arrestati e rinchiusi in carcere 13 soggetti (VAI ALL'ARTICOLO), come disposto nell’ordinanza di custodia cautelare dal giudice Lorenzo Matassa (LEGGI I NOMI). Abbate non si occupava solo di droga, ma gestiva anche i “permessi” della zona. A lui si rivolgeva chi voleva lavorare senza temere conseguenze.

VIDEO: LE IMMAGINI DEGLI ARRESTI

A coordinare il lucroso giro di spaccio, che permetteva di “tirare su” fino a 400 mila euro all’anno, c’era Abbate, sorvegliato speciale e appartenente alla famiglia mafiosa di Porta Nuova. Era quasi sempre in compagnia di Antonino Augello, 41 anni, autista e factotum. “Oltre a collaborare nella gestione dell’attività illecita, Augello - ha spiegato Rosalba Zavaglia, dirigente del commissariato Oreto-stazione - lo ‘aiutava’ nelle piccole cose della quotidianità, dall’acquisto del pane al giornale”. Anche lui era finito ai domiciliari perché nel corso di una perquisizione a Borgo Vecchio è stato trovato in possesso di un chilo e mezzo di droga.

Droga alla Kalsa: le foto degli arrestati

L’organizzazione criminale sfruttava tutti i suoi sodali, sia per la vendita al dettaglio che per le forniture destinate alla periferia (tra Zen, Brancaccio e Arenella, molto “forte” nello spaccio di cocaina) e alla provincia. E’ il caso di Giovanni Pilo e Laura Pirenei, marito e moglie di 48 e 45 anni arrestati dai carabinieri di Monreale. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori si sarebbero occupati della “importazione” di stupefacente a San Giuseppe Jato e in altri paesini vicini. “Insieme alla polizia - spiega il capitano Guido Volpe, comandante della Compagnia dei carabinieri di Monreale - abbiamo ricostruito la filiera, intercettando in alcuni episodi il trasporto di alcuni panetti di hashish. Stanotte, in casa di D’Angelo, abbiamo ritrovato 64 dosi che la moglie ha cercato di buttare dalla finestra, ma noi avevamo circondato l’immobile”.

Arresti-kalsa-commissariato-oreto-via-roma-2Ma l’attività principale si svolgeva proprio alla Kalsa, piena di vedette a ogni ora del giorno e della notte per scrutare movimenti sospetti e visite non gradite. Del gruppo facevano parte anche le sorelle Giovanna (38 anni) e Rita (46) Di Giovanni e il fratello Andrea (48). Le prime due detenevano in casa lo stupefacente, mentre il fratello si occupava dello spaccio a bordo della sua bicicletta. Secondo gli investigatori sarebbero stati capaci di vendere fino a 4-5 panetti a settimana. La droga veniva presa “a credito” e pagata alla fornitura successiva. Stesso discorso con la cocaina, che spesso finiva all’Arenella, dove un “pezzo” da 200 grammi veniva tagliato e trasformato in un chilo.

Ai clienti la droga veniva consegnata anche a domicilio, ma non agli studenti del Nautico che con i loro acquisti riuscivano a far entrare nelle casse della consorteria fino a 300 euro in appena un quarto d’ora. E a giro lavoravano tutti. Così Abbate, forte del suo ruolo nel famiglia mafiosa di Porta Nuova, riusciva a gestire gli equilibri alla Kalsa. Era questo il suo “lavoro”, che iniziava la mattina presto organizzando riunioni coi pusher e concludeva nel tardo pomeriggio, verificando come fossero andate le vendite. Tutto questo sempre al fianco di Augello, che lo portava in giro a bordo di una Smart.

conferenza arresti droga kalsa-2All’interno dell’auto le cimici hanno intercettato una conversazione sul permesso chiesto da un giostraio per installare il suo mini luna park per una festa patronale. I due si fermarono in vicolo del Pallone e un terzo soggetto, non identificato, si avvicinò all'auto e prospettò ad Abbate che “quelli di corso Tukory” avevano chiesto il permesso di posizionarsi in zona prima ancora di presentare istanza formale al Comune. Ottenere il suo "sì" avrebbe significato poter lavorare senza il pericolo di danneggiamenti o ritorsioni di vario genere. Giostre che poi, dopo l’interessamento del fratello di Gino u’mitra, vennero “regolarmente” posizionate.

Durante le attività investigative sono state arrestate undici persone in flagranza di reato (di cui sette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, tre per evasione e uno per furto di energia elettrica). Quattro sono state denunciate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di munizioni, mentre sono stati sequestrati 400 grammi di hashish, di 111 grammi di marijuana, di 1 grammo di cocaina e di 47 cartucce calibro 22 corto.

(Nella foto a destra, a partire da sinistra, Giuseppe Cusenza, Rosalba Zavaglia, Rodolfo Ruperti e Guido Volpe)

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