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Cronaca Termini Imerese

Droga, furti e rapine: quindici arresti tra Termini Imerese e Palermo

I carabinieri hanno eseguito sedici misure di custodia cautelare, di cui tre in carcere e tredici ai domiciliari. Le indagini hanno permesso di accertare l'attività di spaccio ed i colpi messi a segno nei negozi, ricettando poi la refurtiva. Numerosi anche i casi di scippo

Droga, furto, ricettazione, estorsione, rapina e detenzione di armi. I carabinieri hanno eseguito 15 misure di custodia cautelare, di cui tre in carcere e dodici agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettante persone tra Palermo e Termini Imerese (I NOMI). Le indagini, avviate nel dicembre del 2012, hanno permesso di accertare le responsabilità penali degli arrestati, tra piccoli spacciatori e grossisti, ladri specializzati nell'effettuare colpi nei negozi e ricettare la refurtiva e altro ancora. Per altre cinque persone è stato imposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (GUARDA IL VIDEO).

La droga, comprata perlopiù a Ballarò, finiva davanti ad alcuni noti pub e nelle discoteche palermitane: dal Jackass di via Sammartino al Rosso di piazza Lolli, dal bar Luxury di viale Regione siciliana alla discoteca Sea club di Terrasini, ma anche davanti alla sede della rosticceria Ganci di via Malaspina. Sfruttando l'enorme flusso di gente che affolla i locali. Tra gli arrestati anche Mario Cangialosi, insospettabile impiegato di una finanziaria. Impiegato di giorno e pusher di notte, nascondeva la droga tra le pratiche del suo ufficio.

Droga, operazione "Acquarium": 15 arresti

Insieme a lui operavano un disoccupato e incensurato, Giuseppe Virzì, per il quale sono stati accertati numerosi episodi di cessione di droga, e Antonella Vitale, impiegata di una copisteria di Bagheria. Gli stupefacenti arrivavano da Ballarò, dove risiedevano i grossisti. Ad occuparsi del traffico erano Salvatore Agusta, con precedenti per droga e rapina, suo figlio Giuseppe e Paolo Genovese. Scovato anche il prezziario della cocaina, acquistata a 60 euro al grammo e rivenduta a 90-100 euro al dettaglio.

Ad eseguire l'ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Termini Imerese su richiesta della locale Procura, sono stati i militari delle compagnie di Termini Imerese e Monreale, con la collaborazione del gruppo e del nucleo radiomobile e del 9° Elinucleo. Gli investigatori, dopo aver seguito le operazioni della banda negli ultimi due anni, hanno accertato l'operatività di quattro gruppi indipendenti di giovani impegnati nell'attività di spaccio di hashish e cocaina tra Termini Imerese e Palermo, nonché la presenza di alcuni grossisti dai quali si approvvigionavano.

Durante le investigazioni sono state arrestate in flagranza di reato 6 persone, mentre altre dieci sono state segnalate all'autorità competente, portando al sequestro di 20 grammi di "bianca", 150 di hashish e 1000 euro in contanti. A questa attività si aggiungeva quella di un sodalizio criminale specializzato nei furti presso gli esercizi commerciali e la contestuale ricettazione della merce trafugata. La commissione di diversi scippi, trasformatisi a volte in vere e proprie rapine, nei confronti di alcuni anziani di Teremi IMerese, e due episodi del cosiddetto "cavallo di ritorno" a dei soggetti a cui è stato rubato il motociclo.

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