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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Boccadifalco

Cocaina e crack venduti col "panaro", la contabilità dello spaccio nei quaderni dei bambini

Il retroscena dell'inchiesta che ieri ha portato a tre arresti. I carabinieri hanno trovato il libro mastro degli indagati: le liste di nomi e cifre in mezzo ai disegni dei figli. In uno dei taccuini, con in copertina l'Incredibile Hulk, il saldo finale di oltre 46 mila euro

La droga calata col "panaro", ma anche venduta per strada - nonostante le chiusure e i blocchi determinati nel 2020 dalla pandemia - raggiungendo i clienti anche in macchina non solo a Boccadifalco, ma pure in tanti altri punti della città. Pusher "itineranti" li hanno infatti definiti i carabinieri, che hanno eseguito tre arresti ieri mattina, con il blitz denominato proprio "Panaro". Gli spacciatori avrebbero avuto un giro abbastanza fiorente e il dato emerge dai libri mastri ritrovati dagli inquirenti, col particolare che - per tenere la contabilità - gli indagati avrebbero utilizzato i quaderni dei loro figli: tra un lista di numeri e nomi, c'erano anche i disegni dei bambini.

La base sarebbe stata l'abitazione di Domenico Campagna, in via Giovanni Bruno, definita come "centrale domestica dello spaccio", e secondo la Procura, i pusher non avrebbero avuto un fornitore stabile di cocaina e crack. Grazie alle telecamere, i carabinieri sono riusciti ad immortalare le cessioni di droga, che sarebbero avvenute appunto con il paniere: "L'acquirente di turno infilava la mano nel paniere - si legge nell'ordinanza - dal quale prelevava qualcosa che inseriva nella tasca, quindi attendeva per ritirare l'eventuale resto che veniva dato sempre attraverso il paniere oppure i soldi venivano lanciati dagli indagati per strada".

L'11 dicembre del 2020, in casa di Campagna, erano stati ritrovati 8.528,09 euro e il libro mastro con la contabilità. "Ma il quaderno dov'è?" chiedeva ad un certo punto Campagna, specificando "il quaderno del lavoro". Per gli inquirenti, l'indagato avrebbe fatto riferimento ai "registri contabili", ovvero un quaderno con dei fenicotteri e un altro con l'Incredibile Hulk, con disegni fatti da una bambina e poi liste di nomi e somme. Il quaderno con il personaggio della Marvel si chiudeva con la cifra finale di 46.915 euro. Una cifra piuttosto significativa. Inoltre, si faceva anche riferimento a voci come "regalo", "benzina", "mangiare", "ricarica".

Secondo l'accusa, lo spacciatore più attivo sarebbe stato Orazio Fiorentino, finito in carcere pure lui. Mentre l'altro arrestato, Gabriele Leonardo, avrebbe fatto da "galoppino". Un ruolo, per la Procura, l'avrebbero avuto anche le donne, facendo le vedette, ovvero controllando il territorio e avvisando dell'eventuale presenza delle forze dell'ordine.
 

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