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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Bagheria

Arrestato con l'accusa di corruzione, funzionario dell'ex Provincia si lancia da una finestra e muore

La tragedia è avvenuta all'alba, quando la guardia di finanza si è presentata a casa di Marcello Miraglia per notificargli un'ordinanza e trasferirlo in carcere. Il sessantenne, indagato per un presunto giro di tangenti, dopo una trentina di minuti ha chiesto di andare in bagno: ferito un militare che ha cercato di salvarlo

Non avrebbe dato alcun segno di nervosismo o di agitazione, nonostante la guardia di finanza fosse arrivata all'alba a casa a sua, a Bagheria, per arrestarlo e portarlo in carcere con l'accusa di corruzione. Dopo una trentina di minuti, però, Marcello Miraglia, 60 anni, funzionario della Città Metropolitana. avrebbe chiesto di andare in bagno, ha aperto la finestra e si è lanciato nel vuoto, dall'abitazione all'ultimo piano di una palazzina. Un finanziere ha cercato di trattenerlo ed è rimasto ferito ad una mano, senza riuscire tuttavi a fermarlo. Per l'indagato non c'è stato nulla da fare.

Una tragedia che si è consumata in pochi istanti e che ha mandato a monte il blitz che coinvolge dieci persone in relazione ad un presunto giro di mazzette. Si tratterebbe soprattutto di imprenditori che operano nel settore dei rifiuti e che avrebbero pagato per ottenere le autorizzazioni ambientali. Figura chiave dell'inchiesta, coordinata dalla Procura di Palermo, sarebbe stato proprio Miraglia che da diversi anni era istruttore specialista tecnico del Servizio rifiuti urbani e tributo speciale. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il presunto giro di tangenti ammomterebbe a 15 mila euro.

Tra i presunti favori che Miraglia avrebbe concesso agli imprenditori ci sarebbe stato anche l'annuncio preventivo dei controlli ispettivi. In cambio, oltre ai soldi, che sarebbero state utilizzate anche dalla moglie (indagata per ricettazione), il funzionario dell'ex Provincia avrebbe ottenuto anche regali, lavori di manutenzione sui suoi veicoli e su i suoi immobili, nonché consulenze affidate di alcuni suoi parenti.

Secondo l'accusa, gli scambi tra gli indagati sarebbero avvenuti proprio nell'abitazione di Bagheria dove stamattina Miraglia si è tolto la vita, anche nei giorni in cui il funzionario sarebbe stato in smart working.

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