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I retroscena

Le gare truccate all'Ast e la guerra contro Barone Gomme: "Non è gradito, va estromesso"

La denuncia dell'imprenditore è quella che ha fatto scattare l'inchiesta. Secondo la Procura i bandi sarebbero stati stilati appositamente per escluderlo, inserendo marche di pneumatici che non vendeva. L'ex direttore Fiduccia diceva: "Iddu avi a ristari fuora..."

"Iddu avi a ristari fora", è così che diceva senza mezzi termini il direttore generale dell'Ast, Ugo Fiduccia - finito ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta "Gomme lisce" della guardia di finanza - riferendosi al titolare della Barone Gomme, che per anni aveva fornito pneumatici all'azienda. "L'e fari futtiri fuora", ripeteva l'indagato che, secondo il procuratore aggiunto Sergio Demontis ed il sostituto Andrea Fusco, avrebbe fatto confezionare diversi bandi finalizzati proprio a questo scopo per favorire un'altra ditta, quella di Giuseppe Riccardo Schirò. E sul fatto che Barone andasse estromesso sarebbe stato d'accordo anche il presidente di Ast, Gaetano Tafuri, perché "in passato le gare erano state fatte con requisiti su misura per lui", ha spiegato agli inquirenti. Che, tuttavia, sostengono di non aver trovato traccia di ipotetici accordi corrutivi.

"Ora ha finito di rompere le scatole"

E' proprio dalle segnalazioni e dagli esposti di Barone che è nata l'inchiesta sull'azienda trasporto a totale partecipazione della Regione. Effettivamente su nove manifestazioni d'interesse per l'acquisto di penumatici tra 2019 e 2020, l'imprenditore si è aggiudicato gli appalti in tre casi. Negli altri - rileva la guardia di finanza - sarebbero state indicate marche specifiche che la Barone Gomme non aveva e, pur proponendo marche di simile qualità e ad un prezzo più vantaggioso, è stata sempre esclusa. Un dipendente dell'Ast ha rivelato poi agli investigatori: "Fiduccia mi diede precise disposizioni circa l'indicazione delle marche degli pneumatici da inserire nei capitolati di gara. Tra queste non vi erano delle marche che erano trattate dalla Barone Gomme, mi dissero infatti che era da 50 anni che forniva gli pneumatici ad Ast ma ora aveva finito di rompere le scatole'".

Nell'ordinanza del gip Marco Gaeta emerge che non è stato chiarito il perché della rottura e che si era ipotizzato un rapporto corruttivo tra Barone Gomme e Ast che ad un certo punto si sarebbe interrotto. Ma "non ci sono prove di scambi" e "l'unica cosa certa è l'astio tra Fiduccia e il titolare di Barone Gomme e il rapporto confidenziale con Schirò".

L'ex presidente: "Per anni le gare erano fatte su misura per Barone"

Tafuri sentito il 27 ottobre del 2020 aveva messo a verbale: "Barone ha provato a contattarmi più volte sin dal mio insediamento e non l'ho mai voluto incontrare. E' stato fornitore esclusivo per Ast per oltre 30 anni. Ho motivo di ritenere che in passato le gare fossero state fatte con requisiti su misura per lui, ho avuto modo di esaminare i documenti di gara in questi giorni ed ho ritrovato requisiti di partecipazione spropositati, che precludevano la partecipazione della concorrenza, tant'è che spesso Barone partecipava da solo. In alcuni casi ho rinvenuto valutazioni delle offerte tecniche ancorate su rese di copertoni spropositate, pari talvolta anche a 200 mila chilometri per pneumatico, o forniture gratuite di Barone, tra cui erano presenti in maggioranza pneumatici non utilizzabili per gli autobus".

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La nota dell'Anac sulle gare

Con Fiduccia, dal 2016, viene eliminato un requisito per questo tipo di gara, quello del fatturato pari a 5 volte il valore della gara, che in Sicilia avrebbe potuto avere solo Barone Gomme, e così hanno partecipato più aziende. "Dopo una nota dell'Autorità nazionale anticorruzione e le rimostranze di Barone, la Schirò è stata esclusa nel 2017", si legge ancora nell'ordinanza. Tafuri ha poi messo in evidenza presunti disservizi da parte della Barone Gomme e ha affermato che "nel 2019 nei bandi vengono richieste precise marche, che secondo Fiduccia erano le migliori sul mercato europeo" e le gare sono state per lo più "affidate a soggetti diversi da Barone".

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"L'e fari futtiri fuora"

Per il giudice, che ha interdetto Tafuri per un anno, i motivi sarebbero altri, anche alla luce delle intercettazioni: "Gli accordi ex ante tra gli indagati hanno ovviamente leso la concorrenza tra i possibili offerenti in quanto si sono tradotti in una manipolazione dell'avviso volta ad escludere un determinato potenziale offerente in favore di altri".La Finanza, il 21 gennaio 2020, ha registrato un incontro tra Schirò e Fiduccia, durante il quale il direttore avrebbe informato l'imprenditore che stava per querelare Barone, perché stava facendo degli esposti e Schirò diceva: "Minchia, ma poi tutti cosi iddu sapi".

Fiduccia parlava poi proprio della nota dell'Anac, con cui si chiedevano chiarimenti su alcune gare, e afferma: "L'e fari futtiri fuora", riferendosi a Barone. Confidava poi a Schirò che "nell'ultima gara" avrebbe tolto la marca Dunlop, convinto che Barone avesse quella, mentre invece aveva Hankook che - come ammetteva Fiduccia - sono "nella statistica mondiale è marca primaria, nsiemmula a Yokohama". Gli inquirenti rilevano che nel bando del 10 gennaio 2020 effettivamente la Dunlop non c'è, mentre era presente in quella precedente del 21 novembre 2019.

"Devo capire se posso farlo o se è un abuso"

Il 24 gennaio, Fiduccia, parlando di gare, sosteneva che prima di fare "quella grossa" avrebbe voluto bandirne una più piccola per fare "la prova del nove", per ridurre il campo a Barone. Si ragionava poi sul fatto che Barone non potesse fornire Pirelli, Continental, Goodyear e Dunlop, mentre avrebbe avuto prezzi competitivi per Bridgestone. Quindi nell'avviso i marchi avrebbero dovuto essere esclusivamente quelli che l'imprenditore non aveva, in modo da "tagliarlo fuori" e da "fotterlo". Diceva Fiduccia: "Iddu avi a ristari fora e pi tri anni m'u livaiu unnamu a sentiri parrari chiù". Il 19 febbraio un dipendente comunicava però che l'offerta più vantaggiosa sarebbe stata proprio quella di Barone con Hankook: "In teoria si dovrebbe aggiudicare tutta la fornitura, ora dico a lei l'ardua sentenza...". Fiduccia sosteneva che avrebbe voluto "capire se sto facendo un abuso o se posso farlo... Voglio coinvolgere anche il presidente (Tafuri, ndr) in questa cosa perché deve essere messo a conoscenza". A sua volta Tafuri affermava che Barone sarebbe stato da escludere perché si sarebbe "relazionato male con l'amministrazione appaltante".

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"Bisogna estrometterlo perché non è gradito all'azienda"

Il 3 marzo successivo il dipendente riferisce a Barone che il direttore Fiduccia "vi ha escluso perché gli pneumatici dovranno essere di primaria fascia e delle seguenti marche" e che loro quella marca non l'avrebbero avuta. Una collaboratrice dell'imprenditore a quel punto replicava che "è una marca di primo livello, è marca primaria, una marca europea", tant'è che si era aggiudcata la gara "per prezzo più vantaggioso". Ma il dipendente ribadiva: "Ha deciso in questa gara di escludere il marchio Hankook". Il giorno dopo era Tafuri a dire a Fiduccia che alla prossima gara "non lo invitiamo o lo escludiamo", sempre parlando di Barone.

Il 31 marzo, invece, Fiduccia diceva ai dipendenti che "il presidente" gli aveva detto "di estromettere dalla gara" Barone, per un contenzioso e perché l'amministratore non è "gradito" all'azienda. E aggiungeva che "nella peossima garetta per gli pneumatici noi lo facciamo generico, non invitiamo ditte specifiche, se lui partecipa estromettiamolo dalla gara, lo escludiamo in forza di un articolo, del codice degli appalti che prevede di potere estromettere le società che si comportano male nei confronti dell'azienda, che la denigrano...".

"Accussì ci facemu finiri u babbiu"

L'8 luglio 2020 sempre lo stesso dipendente afferma che Fiduccia gli avrebbe chiesto di non far partecipare Barone: "Il direttore, minchia, mi fa dice: 'Però amma cercare i nun invitare a Barone'... Se quello si presenta comu fa a nun invirarlo... non ha cognizione delle procedure", di "un cazzo". Un altro dipendente riferiva poi a Fiduccia: "Sono state invitate Schirò e Ciarmitaro, in teoria è iscritto ancora Barone, fin quando non viene cancellato in teoria io lo dovrei invitare" e il direttore replicava: "No, no, non lo inviti, non si preoccupi". La Barone era stata poi esclusa dalla gara. In un'altra conversazione Fiduccia diceva a Schirò che stava denunciando Barone per "diffamazioni, ci facemu nesciri anticchiedda i picciuli, accussì ci facemu finiri u babbiu". Il direttore avrebbe poi brigato per favorire Schirò ma senza dare "l'impressione che siamo tutti d'accordo". E diceva ancora: "Lui con queste marche è tagliato fuori, u capisti, e docu l'amu a futtiri" e "esclusivamente delle seguenti marche, questo amu a diri", "io voglio fare queste marche, l'avutru unni vogghiu".

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