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Cronaca Calatafimi / Via Aurelio Zancla

Minacciava e perseguitava l’ex moglie: arrestato stalker di 58 anni

La donna, dopo due anni di violenze fisiche e psicologiche, ha denunciato per la seconda volta l'ex marito fermato dalla polizia in un bar di via Zancla. L'uomo, in un'occasione, avrebbe perfino tentato di spingere la vittima dal terzo piano della sua abitazione

Da due anni perseguitava e minacciava l’ex moglie. La polizia ha arrestato un 58enne palermitano ieri pomeriggio in via Zancla all’altezza di un bar dove era stata segnalata, da un agente libero dal servizio la presenza  dell’uomo, persona nota ai poliziotti perché denunciata nel novembre del 2013, per atti persecutori nei confronti della moglie.

L’intervento della volante è nato dal sospetto che questi continuasse a tenere condotte oppressorie nei confronti della ex moglie, per altro lì presente. Tali sospetti si sono concretizzati quando l’uomo, alla vista dei poliziotti, ha tentato un’impulsiva fuga, immediatamente interrotta dagli stessi agenti che lo hanno bloccato. L’ex moglie ha manifestato la volontà di fare una seconda denuncia nei confronti del marito, raccontando agli agenti come il suo calvario avesse avuto inizio dopo circa 10 anni di matrimonio, quando il marito aveva dato il via ad aggressioni motivate dalla gelosia.

Atteggiamenti rimasti ignoti alle Forze dell’ordine perché mai denunciati dalla donna. Nel febbraio del 2012, durante il funerale di un congiunto della vittima, quest’ultima ha raccontato di essere stata aggredita e minacciata di morte. Il giorno seguente il marito avrebbe tentato di spingerla dal terzo piano della sua abitazione, desistendo subito dopo. Qualche giorno dopo, la donna riuscì a comunicare al proprio coniuge l’intenzione di lasciarlo. Ne conseguì un ulteriore episodio di violenza, nel novembre dello stesso anno, sfociato in una violenta aggressione fisica.

Anche per questi fatti la donna non richiese alcun tipo di assistenza ed anzi riaccolse in casa il marito credendo al suo finto ravvedimento ed alle sue implorazioni di perdono. L’atteggiamento aggressivo e lesivo dello stalker, come prevedibile, non sarebbe mutato ma si sarebbe inasprito, defluendo in un’ulteriore aggressione, non andata a buon fine solo per l’intervento di conoscenti.

Quella fu però la goccia che fece traboccare il vaso, spingendo la donna, stremata, a riunire tutte le sue forze e ad andarsene di casa nel marzo del 2013. Anche questa decisione non fu risolutiva e non mise la parola fine al suo calvario.

Gli accanimenti da parte del marito proseguirono ed episodi di violenza si intercalarono sino al novembre del 2013, data in cui la vittima presentò formale denuncia nei confronti del marito. Ieri pomeriggio l’epilogo, quando il Pm ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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