Un inseguimento in pieno centro che ha portato all'arresto di un rapinatore che tra maggio e giugno ha messo a segno diversi colpi nei supermercati. Gli agenti della sezione investigativa della squadra mobile hanno arrestato I. D., pregiudicato palermitano di 34 anni, considerato autore di ripetute rapine avvenute nei mesi scorsi ai danni di supermercati. In particolare presso “Ferdico” di via Tasca Lanza, rapinato in ben cinque circostanze.

Le indagini sono partite da pochi ma preziosi dati legati a due assalti avvenuti lo scorso 21 giugno a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, uno tentato e l’altro portato a termine. Intorno alle 13,30 il tentativo di rapina ai danni del Carrefour di via Galileo Galilei ed alle 13,50 contro il Pam di via Rutelli. In entrambi i casi il blitz era stato compiuto da un solo bandito travisato ed abbigliato allo stesso modo: occhiali da sole di colore scuro e casco da motociclista tipo ascot di colore grigio con al centro una striscia longitudinale di colore nero. Identiche anche le dinamiche aggressive delle rapine, nelle quali si intimava ai cassieri di consegnare l'incasso sotto minaccia di un taglierino. Nel primo caso inoltre, si sfiorò la tragedia con un dipendente colpito da un fendente ad un braccio dopo aver tentato di reagire al malvivente.

Gli investigatori considerano l'uomo responsabile anche di altre cinque rapine compiute ai danni del  Ferdico di via Tasca Lanza, tutte effettuate tra il 17 maggio e il 29 giugno di quest'anno, e di quella ai danni del supermercato Fortè di via Di Rudinì. Il malvivente è stato riconosciuto ieri da una volante in corso Tukory e bloccato dopo un rocambolsesco inseguimento in piazza Indipendenza. Durante la colluttazione con gli agenti ha  tentato di aggredire un poliziotto con il "solito" taglierino utilizzato anche nelle rapine.

Univoche e convergenti secondo gli inquirenti le prove della sua colpevolezza raccolte: il riconoscimento innanzitutto fatto da numerosi testimoni delle rapine, il ritrovamento nell’appartamento dell’uomo dell’abbigliamento utilizzato nel corso di quasi tutte le rapine e la corrispondenza visiva constatata dagli stessi poliziotti rispetto alle immagini delle rapine girate dalle telecamere a circuito chiuso dei supermercati. Per il trentaquattrenne si sono spalancate le porte dell'Ucciardone.