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Cronaca

L'arresto del fratello della vedova Schifani, Don Rattoballi: "Rosaria sempre lontana dalla mafia"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"La signora Rosaria Costa Rosaria vedova di Vito Schifani (agente di scorta nella strage di Capaci) in tutti questi anni ha tenuto una coerenza ed una posizione: chiara, alta, indiscutibile, una testimonianza preziosa, un vanto per l’onesta e la legalità di noi tutti italiani. Ha tenuto alto il prestigio delle istituzioni e l’abnegazione della Polizia di Stato". Lo dice don Cesare Rattoballi il cugino dell’agente Vito Schifani, che ai funerali di Stato della strage di Capaci affiancò la moglie di Schifani.

"Autorevole - prosegue il sacerdote - è stata sempre la sua posizione nel ricordo del legame affettivo per il suo sposo uccisole dalla mafia, e ben può vantarsene a testa alta. Mi dispiace, che alcuni giornalisti, per fare scalpore utilizzino questa icona di alta legalità gettandole delle ombre o attribuendole altro. La precisa e inconfondibile dichiarazione logica della Signora Costa: 'se veramente egli ha commesso questi
sbagli, per me è morto!'. Poiché fin quando uno non viene dichiarato colpevole da un tribunale c’è la presunta non colpevolezza. Sempre chiara è stata la sua posizione e la distanza nei confronti della mafia. Tanto da educare i suoi figli ad avere quell’enorme rispetto per lo stato e le sue nobili istituzioni. Intervengo con questo comunicato, perché a lei dobbiamo molto e a lei dobbiamo far sentire tutto il nostro  appoggio". 

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