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Cronaca

Arrestati due presunti scafisti, 5 mila dollari per il viaggio della speranza

In manette sono finiti due senegalesi, secondo gli investigatori sarebbero membri di un'organizzazione criminale di trafficanti che opera in Sudan e Libia. Incastrati dalle testimonianze quattro profughi eritrei

Due presunti scafisti senegalesi sono stati fermati dalla polizia. Si tratta di P.J., 24 anni, e M.L.J., 25 anni, ritenuti dagli investigatori membri di un'organizzazione criminale di trafficanti che opera in Sudan e Libia.

In particolare i due sono ritenuti gli scafisti del gommone alla deriva di circa 15 metri, soccorso dalla corvetta Sfinge della Marina militare e a bordo del quale viaggiavano 120 migranti, condotti a Palermo lo scorso 7 giugno. Ad incastrare i due ci sono le testimonianze di quattro profughi eritrei, che hanno raccontato ai soccorritori come i due senegalesi si siano alternati al timone durante il viaggio, mantenendo contatti telefonici con i loro complici in Libia e in Italia.

Dalle indagini, inoltre, è emerso come il viaggio, dal luogo di partenza e passando per la Libia, potesse arrivare a costare, al singolo straniero, quasi 5.000 dollari. “Le dichiarazioni dei testimoni – fanno sapere dalla Questura - hanno confermato che a gestire il traffico di esseri umani sono organizzazioni strutturate e transnazionali”. Per i due si sono spalancate le porte del carcere Ucciardone.

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