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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Giro di armi tra Palermo e Alcamo: in autostrada lanciano dal finestrino due fucili, arrestati

Non si fermano al posto di blocco della polizia, si danno alla fuga, ma vengono bloccati dopo un inseguimento all'altezza di Castellammare: in manette un 50enne pregiudicato e un 21enne incensurato che aveva nascosto una pistola a Partinico

Trasportavano un fucile a canne mozze, una carabina di precisione, un pistola semiautomatica, materiale esplodente e più di cento cartucce. Giro di armi tra la provincia di Palermo e Alcamo: la polizia ha arrestato il pregiudicato Maurizio Accardo (50 anni), e Davide Amato (21). Già da diversi giorni gli investigatori stavano monitorando gli spostamenti verso Palermo di Accardo, già condannato per detenzione abusiva di armi.

Nell’effettuare le sue trasferte verso Palermo, Maurizio Accardo non era mai solo, ma in compagnia di Amato, che nonostante risultasse formalmente incensurato, era conosciuto dagli investigatori poiché figlio del noto pregiudicato Enzo Amato. Dopo l'ennesimo viaggio verso il capoluogo, gli investigatori hanno intercettato i due nel tratto autostradale tra l’uscita di Alcamo est e quello di Castellammare. Il conducente della vettura è sfuggito al posto di controllo, lanciandosi ad alta velocità in direzione di Alcamo.

Immediatamente la volante e l’auto civetta della polizia si sono poste all’inseguimento dei fuggitivi che dopo neanche 500 metri hanno lanciato un grosso sacchetto dal finestrino (lato passeggero). Nel frattempo, l’arrivo di una seconda volante, ha sbarrato la strada ai due, interrompendone il tentativo di fuga. Armi in pugno, gli agenti hanno bloccato i due malviventi per poi recuperare il sacchetto lanciato poco prima: all’interno sono stati trovati un fucile a canne mozze, con matricola abrasa, calibro 28, una carabina di precisione calibro 9 Flobert e circa cento cartucce inesplose di entrambe i calibri.

In casa Amato nascondeva fuochi d’artificio acquistabili solo da soggetti muniti di autorizzazione di polizia e una pistola semiautomatica colt 7.65, oltre a un gran numero di munizioni. Nonostante la giovane età il fatto che fosse incesurato, Amato aveva escogitato un perfetto nascondiglio per la pistola, rinvenuta presso un’abitazione rurale nella campagne di Partinico. Gli investigatori sono convinti che Accardo e Amato abbiano acquistato le armi a Palermo e che avessero intenzione di acquistare altre armi: i due sono stati trovati in possesso di circa duemila euro. Entrambi sono stati arrestati e portati in carcere a Trapani.

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