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Cronaca Calatafimi / Piazza Indipendenza

Aps fallita, protestano i dipendenti Acqua a rischio in 52 comuni

Sit in dei 206 lavoratori della società Acque potabili siciliane davanti a Palazzo d’Orleans. Chiedono risposte ai curatori nominati dal Tribunale e all’assessore Marino. I sindacati: “Garantire servizio idrico e salvaguardare le occupazioni”

La società acque potabili siciliane è fallita e i 206 lavoratori protestano temendo per il loro futuro. A rischio anche il servizio idrico in 52 comuni siciliani.

Il fallimento di Aps è stato decretato ieri dal Tribunale di Palermo, che ha nominato tre curatori fallimentari. Oggi i lavoratori hanno manifestato dalle 8 alle 13 davanti alla sede della Presidenza della Regione per chiedere risposte dopo gli impegni assunti dall'assessore Nicolò Marino nell'ultimo vertice in Prefettura alla presenza dei sindaci dei 52 comuni serviti dalla società che effettua il servizio idrico integrato.

Al momento è a rischio lo stipendio di ottobre. “Il governo regionale aveva assunto impegni precisi per la costituzione di una società di scopo dove far transitare i 206 lavoratori di Aps, al fine di garantire la continuità del servizio idrico integrato e la salvaguardia occupazionale”, dicono Francesco Lannino, Giovanni Musso e Maurizio Ferrari, segretari di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Palermo. “Abbiamo chiesto – aggiungono – un incontro anche con i curatori fallimentari per capire cosa ha esattamente decretato il Tribunale di Palermo e quali indicazioni ha dato La situazione è delicata”.

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