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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Casteldaccia

L'appello disperato di mamma Carmela: "Salvatore ti aspetto da 26 anni, chi sa parli"

La vicenda di Salvatore Colletta, il bambino scomparso da Casteldaccia nel 1992 con un amichetto, Mariano Farina. Oggi avrebbe 40 anni: "Ti aspettiamo a braccia aperte, piccolo nostro, abitiamo sempre lì dove ci hai lasciato"

"Salve, sono Carmela La Spina, la mamma di Salvatore Colletta, il ragazzo scomparso da Casteldaccia il 31 marzo 1992 assieme a Mariano Farina. Nonostante siano trascorsi 26 anni dalla scomparsa di mio figlio la mia speranza non muore mai. E' sempre viva, finché non saprò cosa sia accaduto". Inizia così il nuovo appello lanciato da Carmela La Spina, la madre di Salvatore Colletta, il bambino scomparso da Casteldaccia nel 1992 con un amichetto, Mariano Farina.

I due ragazzini sparirono dopo aver marinato la scuola e aver fatto scorta di bibite e merendine. Sono insieme a un amico quando comprano succhi di frutta e biscotti per un totale di ottomila lire che addebitano sul conto della famiglia Farina. Al momento di congedarsi dall'amico, Salvatore e Mariano dicono di non voler ritornare a casa. "Vogliamo fare un giro per vedere com'è la vita" dice Mariano. Poi il nulla. Disperazione, angoscia e speranza: per le loro famiglie quel tempo si è congelato in un'attesa eterna. L'orologio di Mariano trovato sulla spiaggia è l'unica traccia lasciata dai ragazzi.

"Caro Salvatore ti stiamo cercando dal 31 marzo 1992 - dice adesso la mamma -. Se ti riconosci per favore contatta la tua famiglia sui profili Facebook di Salvatore Colletta e Mariagrazia Colletta. A casa ti aspettano: tuo papà Antonino Colletta, tua mamma Carmela La Spina, le tue sorelle Mariagrazia Colletta che non conosci perché è nata dopo due anni dalla tua scomparsa, e Katia che aveva due anni quando sei scomparso. Sono i tuoi quattro fratelli con i quali giocavi sempre da piccolo e che quindi puoi ricordare benissimo anche dopo 25 anni. Sei il primo di sette figli, manchi tanto a tutta la tua famiglia. Se ti riconosci in questa descrizione con particolari fisici e nelle foto torna presto da noi, ti pensiamo sempre".

E ancora: "Vogliamo che chi sa parli una volta per tutte! Se qualcuno riconosce questo ragazzo non esitate a contattarci al 389.9870670 o avvisando la stazione di polizia più vicina. Mi rivolgo a te, Salvatore: qualsiasi scelta di vita tu abbia fatto la accettiamo vogliamo solo sapere dove sei e se stai bene. Tu stesso puoi chiamarci, non avere paura di tornare perché per noi sarebbe la cosa più bella che esista! Non avere nessun timore perchè noi non siamo arrabbiati con te anzi, vogliamo solamente riabbracciarti come facevamo prima! Il 5 dicembre 2017 compirai 41 anni e speriamo di festeggiare il tuo compleanno insieme a te. Noi abitiamo sempre a Casteldaccia, sempre nella stessa casa dalla quale sei andato via e lì ti aspettiamo a braccia aperte, piccolo nostro".

Del caso se n'è a lungo occupato anche "Chi l'ha visto?". E' venuto fuori che Mariano, per esempio, aveva il mito dell'America, dove aveva già vissuto da piccolo con la famiglia, fino al '90, e dove sognava di ritornare. Qualcuno ha rispolverato nel tempo anche la vicenda dei tre bambini scomparsi nel 1968 a poca distanza da Casteldaccia e mai più ritrovati. Come sempre succede nei primi giorni - quelli delle ricerche a tutto spiano - erano arrivate parecchie segnalazioni e telefonate. Ma di loro si sono perse le tracce.

"Se qualcuno ha delle notizie può riferirle anche in forma anonima - dice ancora la mamma di Salvatore Colletta - ve lo chiedo con il cuore in mano: se c'è qualcuno che sa cosa è successo a mio figlio parlate perché io non ho più pace, non vivo più da quel 31 marzo 1992. Anche se dovete comunicarci delle cattive notizie fatelo anche con una chiamata o una lettera anonima perché se mio figlio è morto io da madre ho il diritto di saperlo, di dargli una degna sepoltura e di piangerlo portandogli un fiore! Ma non è giusto farmi vivere ancora in questo modo, senza notizie"

I genitori in questi anni hanno girato mezza Europa a caccia di ogni possibile traccia. Si era parlato perfino di un camionista che avrebbe incrociato Mariano e Salvatore al mercato di Bagheria, mentre i ragazzini chiedevano l’elemosina vicino a un palo. Qualcuno li ha avvistati vicino all’insediamento degli zingari al porto di Termini Imerese. Il mistero di Mariano e Salvatore continua a trascinarsi appresso una scia di dolore incancellabile. Tra mille interrogativi, sofferenze e dubbi. "Sono passati 25 anni in cui io non so dove si trovi mio figlio - chiude la signora La Spina - se è in vita oppure no, se si ricorda della sua famiglia, se sta bene fisicamente e mentalmente, se è in grado di tornare a casa o se ha avuto problemi di memoria. E' potuto succedere di tutto in 25 anni".

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