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Cronaca

Scende il reddito pro capite e aumentano i crimini, la Consap: "Palermo non è sicura"

Pubblicato l'annuario statistico del Comune di Palermo "Panormus" con i dati relativi al 2014. "La logica vorrebbe - dice il segretario Igor Gelarda - che la sicurezza venisse vista come un investimento e non come un costo, come purtroppo avviene in Italia"

Nel 2014 a Palermo sono stati denunciati complessivamente 38.405 crimini, con un incremento pari al 3,9% rispetto l’anno precedente. Il tasso di delittuosità totale è salito costantemente: nel 2008 era pari a 5.358 reati ogni 100 mila abitanti, nel 2012 a 5.633 ogni 100 mila, nel 2013 ha toccato la vetta di 5.760 delitti ogni 100 mila abitanti. I dati sono contenuti nell'annuario statistico del Comune di Palermo "Panormus". "Si tratta -  dice Igor Gelarda, segretario provinciale Consap - di dati nulla confortanti per Palermo e per coloro che vi abitano".

"Cominciamo  - spiega la Consap - dal tasso di mortalità infantile che con il 3,3 ogni mille abitanti è peggio della media nazionale che è 3,1. Mentre, restando in campo sanitario, nel giro di 10 anni i casi di tubercolosi sono aumentati di oltre il 100% passando da 19 a 43. Il reddito medio pro-capite dei palermitani è di 9.500 euro, con un calo del 5% rispetto l’anno precedente. La media nazionale italiana è di oltre 12 mila euro a persona, solo Catania e Napoli, tra le grandi città italiane sono messe peggio di noi in quanto a reddito. E non conforta pensare che nel 2007 andava meglio, con 9.700 euro a persona".

"Anche il numero dei contribuenti - proseguono dalla Consap - cioè di coloro che hanno un reddito è in calo: si è passati dai 264   mila del 2006 ai 250 mila del 2013: 14 mila persone che hanno un reddito in meno!  Il dato relativo alle immatricolazioni del 2014 di auto e moto è il più basso degli ultimi 10 anni. In totale 381 mila autovetture e 120 mila moto circolanti, con 2 mila e 200 incidenti stradali, che hanno causato 3 mila feriti e 24 morti. Dato triste quello dell’emigrazione. La gente scappa via da Palermo: gli emigrati verso l’estero sono sensibilmente aumentati passando da 782 a 2.141 unità, con un aumento del 200%.  Scendendo nel dettaglio si è registrato un sensibile incremento sia degli omicidi volontari (passati da 4 a 10, +150%), che dei tentati omicidi (passati da 13 a 18, +38,5%). Con riferimento agli omicidi Palermo si colloca al terzo posto in Italia, dietro Napoli e Bari (2,5). I furti complessivamente sono cresciuti del 3,5%. Anche qui, se scendiamo nel particolare, scopriamo che   gli scippi sono passati da 651 a 816 all’anno, con un incremento del 25,3%; i furti con destrezza, cioè i borseggi, sono aumentati del 20,4%. Mentre continua il trend in aumento dei furti in abitazioni, aumentati vertiginosamente negli ultimi anni: nel 2009 erano 820,  nel 2013 a 1.719, con un incremento del 109,6% rispetto al 2009. Fra i furti di mezzi di trasporto è proseguita anche nel 2013 la diminuzione di quello delle moto, con un -8,8%, perché in realtà i ladri si concentrano di più sulle auto, con un aumento di furti del 4,2% . In diminuzione nel 2013 le rapine in banca (-22,9%) e le rapine in uffici postali (-42,5%). Purtroppo  Palermo, tra le grandi città, è la capitale italiana delle rapine in abitazione, che è un reato particolarmente traumatico. È la prima in Italia con 15 denunce ogni 100 mila abitanti, più del doppio di Roma e Napoli (solo Trapani sta peggio di noi). Preoccupa inoltre  il fenomeno, in costante aumento, delle rapine nei confronti di cittadini per strada, passate da 798 a 854 (+7,0%  rispetto al 2012). Stabile il numero delle violenze sessuali, 40 all’anno".

"Palermo non è una città affatto sicura, anche se paragonata con altre città italiane - dice Igor Gelarda - mentre resta una città sostanzialmente povera, come conferma il dato dei redditi e del calo dei contribuenti. E del resto quando si fanno tagli   indiscriminati alla sicurezza questo è il risultato che si ottiene. Un risultato, temiamo, destinato a peggiorare nel corso del prossimo futuro. La logica vorrebbe che la sicurezza venisse vista come un investimento e non come un costo, come purtroppo avviene in Italia. Ma nel frattempo, notizia di questo giorni, il ministro dell’Interno Alfano ha firmato il decreto per il declassamento di due importanti commissariati cittadini: Oreto-Stazione e Libertà. Un altro colpo, in prospettiva, alla   sicurezza cittadina".

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