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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

La mafia 50 anni fa uccideva Scaglione e Lorusso, Mattarella: "Autentici servitori dello Stato"

Il capo dello Stato ricorda il procuratore della Repubblica e l'agente di custodia, trucidati il 5 maggio 1971 in via Cipressi: "L'uccisione segnò l'inizio di una fase di efferata attività criminale volta alla sopraffazione e alla violenza"

"Il 5 maggio del 1971 vennero barbaramente uccisi Pietro Scaglione, procuratore della Repubblica di Palermo, e Antonino Lorusso, agente di custodia assegnato alla sua scorta. Magistrato integerrimo, dotato di eccezionali capacità professionali e di assoluto rigore civile, Scaglione si era occupato di indagini particolarmente delicate e complesse. La sua uccisione segnò l'inizio di una fase di efferata attività criminale volta alla sopraffazione e alla violenza". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Spazi di Palazzo Palagonia intitolati a Scaglione e Lorusso

Per il capo dello Stato "il ricordo dell'impegno civile e dell'esemplare coerenza dimostrati da questi autentici servitori dello Stato costituisce l'occasione per riaffermare l'impegno delle forze politiche e sociali nella difesa delle Istituzioni e dei cittadini dalla prevaricazione della delinquenza organizzata, le cui strategie minano la vita democratica del Paese. A distanza di cinquant'anni, desidero rinnovare i sentimenti di partecipazione e vicinanza del Paese ai loro familiari, ai colleghi e agli amici che li hanno conosciuti e stimati e che in questi lunghi anni ne hanno ricordato l'impegno a servizio della Repubblica".

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