rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Diciotto anni fa l'Addio di Giuni Russo, finalmente Palermo le dedicherà il Palchetto della musica

L'artista originaria del Borgo Vecchio e la sua voce sublime ed inarrivabile si spegnevano il 14 settembre del 2004 per un tumore. Dopo la petizione di PalermoToday firmata da migliaia di persone e quasi due anni di ostacoli burocratici, sarà compiutamente realizzata l'idea dell'associazione GiuniRussoArte. Manca solo la data della cerimonia

E' bastata una puntata del noto programma di Raiuno "Techetechetè" trasmessa il 4 settembre scorso per capire quanto Giuni Russo sia ancora amata e apprezzata dal pubblico. Un affetto che ha invaso anche i social, come se le persone si fossero ricordate solo in quel momento dell'esistenza di un'artista inarrivabile, e che fa comprendere come, nonostante doti artistiche e un talento ineguagliabili, la cantante palermitana, orginaria del Borgo Vecchio, venga spesso trascurata dai mezzi di comunicazione. Libera, inafferrabile, innovativa, scomoda come la sua straordinaria voce oggi sembra subire ancora la stessa emarginazione che dovette sopportare da viva, quando - pur di seguire i suoi desideri artistici - rifiutò di piegarsi alle grandi case discografiche.

Emblema di questa ingiusta emarginazione è senz'altro il fatto che in tanti anni la sua città, Palermo, non è stata capace di intitolarle una piazza o una via. Una ferita scandalosa che, grazie all'associazione GiuniRussoArte - presieduta da Maria Antonietta Sisini, compagna di via e produttrice di Giuni Russo, che ne cura la memoria e il patrimonio artistici - e a una petizione lanciata ormai quasi due anni fa da PalermoToday, che oggi trova finalmente rimedio: lo spazio che si trova accanto al Palchetto della musica di piazza Castelnuovo sarà intitolato a Giuni Russo e la targa - pagata dall'assessorato regionale ai Beni Culturali, guidato da Alberto Samonà - sarà materialmente pronta il 19 settembre. Si tratta adesso solo di fissare quindi una data per la cerimonia.

Proprio al Palchetto della musica l'artista si esibì per la prima volta da adolescente, prima di lasciare la città (evidentemente troppo stretta, arretrata e soffocante per consentirle di esprimersi pienamente) per Milano, dove è poi deceduta il 14 settembre del 2004, a soli 53 anni. E se oggi sono passati 18 anni dalla sua morte, compie contestualmente 10 anni un comunicato stampa dell'ex sindaco Leoluca Orlando e dell'ex assessore Francesco Giambrone che - nel 2012 - dichiaravano di voler dare mandato alla commissione Toponomastica perché fosse intitolata una via o una piazza a Giuni Russo, riconoscendo "che è stata un punto di svolta nella musica pop italiana, unendo grandissime doti vocali alla ricerca costante di nuovi stili espressivi". 

L'intenzione c'era, ma poi la vicenda finì nel peggior dei modi: a Giuni Russo venne intitolato un largo a Mondello, davanti a un depuratore dell'Amap, e alla cerimonia non venne neppure invitata Maria Antonietta Sisini. Proprio l'associazione GiuniRussoArte si è battuta poi perché quella targa fosse rimossa da quel punto, che è stato poi intitolato a Margherita Hack.

Il percorso per intitolare una via all'artista a Palermo - cosa che è stata fatta già da anni ad Alghero (per via della sua famosa canzone del 1986 che porta proprio il nome della città sarda) e persino a Catania - è ripartito a dicembre del 2020, quando questo giornale decise di sposare l'idea dell'associazione GiuniRussoArte di dedicarle il Palchetto della musica, lanciando una petizione, che venne poi sottoscritta da migliaia di persone. Il Comune allora guidato sempre da Orlando, dopo alcuni mesi, decise a sua volta di accogliere la richiesta di tante persone e si mise in moto la macchina amministrativa.

Finalmente a marzo scorso l'iter era giunto agli sgoccioli, mancava solo la targa e il via libera della prefettura. Da quel momento, però, nonostante i ripetuti tentativi, PalermoToday non è più riuscito ad avere notizie dall'allora assessore comunale alla Cultura, Mario Zito. L'iniziativa era quindi nuovamente stata messa da parte.

Appena insediata la nuova Giunta e ripresi i contatti con il Comune, il neosindaco Roberto Lagalla si è subito messo a disposizione per capire lo stato dell'arte e in pochi giorni si è ottenuta l'autorizzazione della prefettura. Quanto alla targa, visto il pessimo stato delle casse di Palazzo delle Aquile, è stato l'assessorato regionale ai Beni Culturali a farsi carico della spesa. Adesso, quindi, manca soltanto una data per la cerimonia, alla quale si spera vorranno partecipare Maria Antonietta Sisini e la figlia adottiva, Enza Sisini Vetro.

L'innovazione apportata da Giuni Russo nella musica italiana è straordinaria. A parte l'estensione e l'intensità vocali dell'artista, è il tentativo - riuscito ed ineguagliato - di mescolare generi, dal jazz, al blues, alla lirica, passando per l'elettronica e il pop a rendere unica la sua opera. La collaborazione con Franco Battiato, che credette nelle sue doti, ha consentito di far nascere dei capolavori senza tempo. Nonostante il trasferimento a Milano e la lontananza fisica da Palermo, Giuni Russo non rinnegò mai le sue origini, che peraltro trapelano in maniera dirompente in alcuni brani, come "Mediterranea". Eppure proprio la sua città per 18 anni non l'ha degnata di un segno concreto per ricordarla.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Diciotto anni fa l'Addio di Giuni Russo, finalmente Palermo le dedicherà il Palchetto della musica

PalermoToday è in caricamento