Omicidio Dalla Chiesa, una passeggiata civica nei luoghi "della memoria spezzata"
L'iniziativa è stata organizzata dall'associazione culturale Palermo aperta a tutti onlus e dagli Amici dei musei siciliani. A guidare i partecipanti, Igor Gelarda
Una "passeggiata civica" attraverso le strade di Palermo teatro di efferati omicidi mafiosi. In occasione dell'anniversario dell'uccisione del generale Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo, si è svolta la "Passeggiata della Memoria spezzata". L'iniziativa è stata organizzata dall'associazione culturale Palermo aperta a tutti onlus e dagli Amici dei musei siciliani. A introdurre la passeggiata serale Bernardo Tortorici, presidente dell'associazione dei Musei Siciliani che ha sottolineato come le vie della legalità, siano strettamente collegate con quelle dell cultura e della conservazione e della gestione dei beni culturali. A guidare la passeggiata, cui ha partecipato un folto gruppo di persone, Igor Gelarda storico della città e autore di una guida turistica su Palermo. "La memoria di questi fatti è un nostro dovere - ha detto-. Un dovere verso coloro che come il Generale Dalla Chiesa avevano un fortissimo senso dello Stato. Lui è stato lasciato solo ed è diventato un bersaglio della mafia, e oggi non ci resta che onorarne la memoria. Noi palermitani dobbiamo diventare la coscienza civica della nostra città. E ogni cosa che viene fatta a Palermo, la dobbiamo sentire come se venisse fatta a noi stessi".
L'itinerario è partito dalla chiesa di San Michele Arcangelo, per spostarsi in via Cesareo, dove fu assassinato Giuseppe Insalaco (1988). Poi in via Pipitone Federico, luogo della Strage di Rocco Chinnici (1983), i due uomini della scorta (Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta) e Stefano Li Sacchi, portiere dello stabile. Successivamente la lapide commemorativa di Piersanti Mattarella (1980). Ancora davanti il cinema Fiamma, il luogo dell’assassinio di Calogero Zucchetto, l’agente di polizia che collaborava con Ninni Cassarà (1982). L’itinerario finirà dinnanzi la lapide che ricorda l’eccidio del Generale dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo