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Cronaca

L'anello ferroviario finisce ai milanesi, Orlando: "Speriamo bene, i palermitani sono stufi"

Svolta nella vicenda Tecnis, la società che gestisce il cantiere. L'azienda sarebbe stata venduta al gruppo Pessina costruzioni, colosso del settore che ha realizzato il progetto di ampliamento dell’aeroporto di Malpensa

Svolta nella vicenda Tecnis, la società che gestisce il cantiere dell’anello ferroviario a Palermo. L'azienda sarebbe stata venduta al gruppo Pessina costruzioni, colosso milanese che ha realizzato il progetto di ampliamento dell’aeroporto di Malpensa. L’amministratore giudiziario, Saverio Ruperto, avrebbe formalizzato l’aggiudicazione provvisoria.

Per ufficializzare l'affare si attende adesso l'ok del ministero dello Sviluppo economico. Soddisfatti i sindacati che vedono la luce in fondo al tunnel. Quando le operazioni saranno completate si potrà dare l'accelerata decisiva ai lavori - finora andati a rilento - dell’anello ferroviario palermitano.

La notizia è stata commentata con soddisfazione anche dal sindaco Leoluca Orlando: "Apprendiamo di una offerta di acquisto trasmessa al Ministero per le dovute valutazioni e possiamo solo augurarci che tali valutazioni siano quanto più veloci possibile, ancorché necessariamente approfondite. Perché davvero la città è stufa del danno di un'opera importante bloccata, cui si è aggiunta la beffa di cantieri infiniti che danneggiano l'economia cittadina".

Orlando ha aggiunto: "Il Comune e i cittadini hanno un solo interesse: quello che i lavori lumaca affidati alla Tecnis negli ultimi anni per la chiusura dell'anello ferroviario possano decisamente cambiare passo di marcia, ripristinando normali condizioni e tempi di lavoro e con una adeguata dotazione di personale".

"Questo è un primo passo. Adesso ci metteremo a lavorare col Ministero per lo sviluppo economico per effettuare le verifiche del caso e per formalizzare la vendita. I cantieri - dichiara il deputato palermitano del M5S, Adriano Varrica - devono riprendere slancio, regolarità ed essere completati e avere davanti un interlocutore imprenditoriale ne è il presupposto. E' già passato troppo tempo e troppe aziende hanno subito le conseguenze di questi cantieri infiniti che oltre a portare disagio ai cittadini, hanno anche fatto fallire diversi imprenditori".

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