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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Scongiurato il fallimento dell'Amia Orlando: "Basta con le emergenze"

Il Tribunale fallimentare che si era riunito per decidere sul piano proposto dal liquidatore ha deciso di valutare il concordato nella prossima udienza del 12 ottobre. Il Sindaco: "Pronti a collaborare con il liquidatore e con i commissari"

Il Tribunale fallimentare che il 22 giugno si era riunito per decidere sul fallimento dell’Amia, ha sciolto la riserva sul piano proposto dal liquidatore, rinviando ad un’ulteriore udienza, che si svolgerà il 12 ottobre, per dare modo alle parti di predisporre la proposta di concordato. Entro fine luglio il liquidatore Baldassarre Quartararo dovrà redigere il concordato che sarà poi vagliato dai commissari straordinari e inviato al ministero dello Sviluppo che lo validerà e poi lo invierà al Tribunale entro la prossima udienza.

La proposta di concordato fallimentare (previsto all'interno dell'amministrazione straordinaria), presentato da Quartararo nella scorsa udienza ha quindi convinto i giudici. Secondo il piano, una parte dei 180 milioni di euro di debiti (esclusi i 42 milioni di debiti nei confronti dei dipendenti) sarebbero in parte ripianati con la vendita del 49% dell'Amg, le cui azioni sono detenute dall'Amia, di palazzo La Rosa e con alcuni crediti di esercizio del Comune nei confronti dell'azienda.

Il Sindaco Leoluca Orlando e l'Assessore per il bene comune delle Aziende partecipate Cesare Lapiana, esprimono quindi "soddisfazione e compiacimento per la decisione assunta oggi dal Tribunale" confermando allo stesso tempo che "è interesse massimo dell'Amministrazione comunale, perché è interesse massimo della città, scongiurare definitivamente il rischio di fallimento di un'azienda strategica per lo sviluppo della collettività."

Il Sindaco e l'Assessore hanno quindi ribadito "la disponibilità dell'Amministrazione comunale a collaborare con il liquidatore e con i commissari per la definizione della proposta di concordato". “Mentre ci avviamo ad uscire dall’emergenza - affermano Orlando e Lapiana - stiamo già lavorando al futuro che passa attraverso la raccolta differenziata e la realizzazione della sesta vasca di Bellolampo, progetti che restituiranno a Palermo un’azienda pubblica sana e produttiva”.

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