Dipendenti Amat senza stipendi, sindacati contro il Comune: "Perché ritarda i mandati di pagamento?"
Filt Cgil, Uiltrasporti, Cisal, Ugl, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti, che adombrano responsabilità da parte di "qualche ufficio o dirigente", chiedono l'intervento del sindaco Lagalla. In strada 40 bus in meno rispetto al previsto: "Si assumano i rimanenti autisti nella graduatoria del concorso o perderemo chilometri e soldi"
Il Comune ritarda i mandati di pagamento all'Amat e i dipendenti dell'ex municipalizzata che si occupa del trasporto pubblico sono ancora senza lo stipendio di giugno.
Una situazione "insostenibile" secondo Franco Mineo (Filt Cgil), Franco Trupia (Uiltrasporti), Fabio Danesvalle (Cisal), Corrado Di Maria (Ugl), Carlo Cataldi (Cobas Trasporti) e Giuseppe Taormina (Orsa Trasporti), che si appellano al sindaco Roberto Lagalla: "Siamo al 5 di luglio e se tutto va bene se ne parlerà la settimana prossima per ricevere le nostre spettanze. Perché, se ogni mese deve essere fatto un mandato per trasferite delle somme all’Amat, l'operazione non viene prevista per tempo in modo da consentire ai lavoratori di percepire lo stipendio entro la fine del mese, un po' come avviene coi dipendenti comunali?".
Le sigle sindacali dell'Amat adombrano responsabilità da parte di "qualche ufficio o dirigente comunale" e chiedono alla nuova amministrazione un cambio di passo: "Sicuramente il sindaco saprà come fare e speriamo lo faccia presto, almeno per quel che ci riguarda". Secondo le stime dei sindacati, "con la forza in servizio, quest'anno l'Amat perderà ulteriori chilometri previsti dal contratto di servizio e di conseguenza soldi".
Oggi escono dai depositi di via Roccazzo circa 130 autobus rispetto a una disponibilità di 170 mezzi. Mancano gli autisti e i cento vincitori di concorso non hanno colmato i vuoti d'organico perché negli ultimi tre anni è andata in pensione una media di 7-8 dipendenti al mese. "A ciò potremmo ovviare con l’assunzione immediata dei rimanenti autisti in graduatoria", affermano Filt Cgil, Uiltrasporti, Cisal, Ugl, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti, che chiedono "un piano di rilancio aziendale serio"
"In pratica - concludono - il costo dell’assunzione del personale si ripagherebbe con il raggiungimento della percorrenza chilometrica minima evitando una perdita all’azienda. Ci auguriamo inoltre che il Cda sia maggiormente propositivo e incisivo nelle richieste al Comune rispetto il passato e auspichiamo una presa di posizione urgente e decisa del sindaco e del nuovo Consiglio comunale per risollevare le sorti dell’Amat", con la sottoscrizione "quanto prima un nuovo contratto di servizio".