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Cronaca

Amat, controlli in borghese per beccare chi non paga il biglietto

Decisione a suo modo rivoluzionaria: d'ora in poi i controllori si materializzeranno a sorpresa per individuare e sanzionare più facilmente i portoghesi. La percentuale di evasione è pari a circa il 50% con un danno economico di 9 milioni di euro annui

Troppi portoghesi, adesso partono i controlli in borghese. Lo ha stabilito il consiglio d'amministrazione dell'Amat nel corso della sua ultima seduta. Il personale addetto alla verifica dei biglietti sarà d'ora in poi autorizzato ad operare in borghese a bordo dei mezzi con l'obiettivo di individuare e sanzionare più facilmente coloro che non pagano il regolare tagliando e quindi scoraggiare l'evasione.

Secondo le stime dell'azienda, la percentuale di evasione è pari a circa il 50% con un danno economico di 9 milioni di euro annui.
"Si tratta di una somma enorme - spiega il presidente dell'Amat Giuseppe Modica - che ha un impatto estremamente negativo sulla qualità del servizio, con un circolo vizioso dove l'evasione fa abbassare la qualità e la bassa qualità spinge all'evasione".

"Così come siamo impegnati ad intervenire sul primo anello della catena - spiega Modica - per ridare slancio al trasporto pubblico anche con investimenti cospicui e l'acquisto di nuovi mezzi, non possiamo non essere ugualmente determinati ad incidere in modo deciso sul secondo anello, quello appunto dell'evasione".

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