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Cronaca

Inchiesta sull'Amap, chiesto il dissequestro dei 20 milioni alla Procura europea

La difesa dell'ex municipalizzata ha presentato un'istanza per chiedere lo sblocco della somma per potere pagare gli stipendi e non interrompere la gestione del servizio idrico. A garanzia sono stati messi gli immobili dell'azienda e anche 3 milioni di crediti del Comune

L'Amap, attraverso l'avvocato Giovanni Di Benedetto, ha chiesto alla Procura europea il dissequestro dei 20 milioni, bloccati giovedì 25 maggio in relazione ad un'inchiesta per indebita percezione di erogazioni pubbliche, in cui sono indagati l'amministratore unico dell'ex municipalizzata, Alessandro Di Martino, il direttore generale Giuseppe Ragonese e l'ex manager ed ex assessore Maria Prestigiacomo.

"I vertici sapevano delle irregolarità ma hanno sempre taciuto"

I sostituti procuratori Gery Ferrara ed Amelia Luise dovranno pronunciarsi sull'istanza nei prossimi giorni. Il sequestro della somma - che è pari a quella di un mutuo a tasso agevolatissimo concesso dalla Banca europea degli investimenti nel 2017 e che sarebbe stato ottenuto irregolarmente - sta creando non pochi problemi di liquidità all'Amap, col rischio di non poter pagare gli stipendi e anche di avere difficoltà nella gestione del servizio idrico in città e in provincia.

Stipendi a rischio, stato di agitazione e vertice in prefettura

L'Amap, in cambio del rilascio dei soldi, mette a garanzia gli immobili di sua proprietà, ma anche crediti per circa tre milioni del Comune. Nei prossimi giorni, se la richiesta non dovesse trovare accoglimento da parte della Procura europea, l'avvocato presenterà anche un'istanza al tribunale del Riesame.

In base alla ricostruzione dell'accusa, i vertici di Amap avrebbero omesso colpevolmente di comunicare alla Bei - nonostante fosse espressamente previsto dal contratto per ottenere il finanziamento - che la gestione dei depuratori e dello smaltimento dei fanghi erano al centro di un'indagine penale. Ma - afferma la Procura europea - l'Amap non avrebbe neppure rispettato le scadenze per comunicare gli Stati di avanzamento dei lavori (Sal) e, anche quando ormai era stato disposto il commissariamento giudiziale di un ramo dell'azienda, il 26 maggio 2021, i vertici avrebbero cercato di minimizzare.

Domani alle 10 i sidacati sono stati convocati dalla prefettura "per aggiornamenti urgenti sulla vertenza Amap". Contemporaneamente all'esterno della prefettura, in via Cavour, Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Federenergia Cisal terranno un sit in "in attesa delle comunicazioni ufficiali delle istituzioni".  

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