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L'Amap avvisa oltre ottomila utenti morosi: "Saldate le bollette o stacchiamo la fornitura d'acqua"

L'azienda sollecita il pagamento di fatture arretrate per importi a partire da 2.000 euro e per complessivi 51 milioni da recuperare. Sono 5.663 le lettere inviate nel capoluogo

L'Amap ha inviato oltre ottomila "avvisi bonari" ad altrettanti utenti privati di Palermo e dei comuni della provincia serviti dall'azienda per sollecitare il saldo di fatture arretrate per importi a partire da 2.000 euro. L'iniziativa è stata avviata dall'acquedotto per recuperare somme non pagate dagli utenti per poco più 51 milioni di euro negli ultimi anni. Sono 5.663 le lettere indirizzate ad utenze del capoluogo per un totale di circa 39 milioni di euro.

"In questa fase - spiega l'amministratore unico Alessandro Di Martino - invitiamo questi utenti a regolarizzare la propria posizione, eventualmente anche ricorrendo alla rateizzazione del debito ed evitando così che si arrivi alla sospensione dell'erogazione e ad ulteriori costi legali e di mora". La procedura adottata dall'Amap per il recupero delle somme prevede infatti, in linea con quanto stabilito dall'Arera (l'Autorità di regolazine per l'energia le reti e l'ambiente) tre distinte fasi: la prima è quella appunto degli avvisi bonari con i quali si forniscono ai cittadini tutte le informazioni per saldare il proprio debito, eventualmente anche a rate, evitando interruzioni del servizio ed azioni legali; nel caso i cittadini non rispondano a questo primo sollecito saldando il debito o concordando un piano di rateizzazione, l'azienda procederà all'invio di una ulteriore comunicazione formale di messa in mora e preavviso di riduzione o sospensione del servizio; qualora anche questo passaggio rimanesse senza esito, l'azienda provvederà ad avviare le procedure di interruzione dell'erogazione idrica, nonché le azioni legali per il recupero del credito.

Sempre nel rispetto delle procedure previste dall'Arera, l'azienda fa sapere che gli utenti morosi possono mettersi in regola subito, anche con pagamenti telematici, o con rateizzazione, la cui durata varia da 12 a 36 mesi in base all'importo. La rateizzazione delle bollette non comporta l’addebito di alcun costo o spesa aggiuntiva, ma il solo addebito degli interessi, calcolati sulla base di quelli di riferimento fissati dalla Bce.

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