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Cronaca

Almaviva, verso lo sciopero degli operatori del call center: convocato un tavolo a Roma

Giovedì prossimo i lavoratori incroceranno le braccia, ma già da lunedì sono previste una serie di assemblee. Monta la protesta dopo che la società ha perso la commessa Alitalia, aggiudicata dalla nuova compagnia aerea Ita alla Covisian. Martedì la vertenza approderà al ministero del Lavoro

Monta la protesta degli operatori del call center Almaviva dopo che la società ha perso la commessa Alitalia, aggiudicata dalla nuova compagnia aerea Ita alla Covisian. Da lunedì partiranno gli incontri con il personale nella sede di Almaviva e il Comune sta preparando un’assemblea cittadina per discutere della situazione. Giovedì 9 settembre il clou con lo sciopero dei 621 addetti impiegati tra Palermo e Rende (570 in Sicilia), proclamato nei giorni scorsi dai sindacati. 

Una tappa importante della vertenza sarà il tavolo convocato martedì 7 settembre al ministero del Lavoro. A Ita, che dal 15 ottobre volerà al posto della vecchia Alitalia, e a Covisian, il call center che si è aggiudicato la commessa per gestire il customer care al posto di Almaviva, verranno chiesti chiarimenti sul futuro dei lavoratori. I sindacati reclamano l’attivazione della clausola sociale, che consentirebbe al personale di mantenere il posto di lavoro.

"Dopo costanti pressioni - dice Adrano Varrica, deputato nazionale del M5S - siamo giunti alla convocazione del tavolo ministeriale per il futuro degli oltre 600 lavoratori del call center Alitalia. Adesso il governo operi con concreta volontà politica per garantire i livelli occupazionali e reddituali, non disperdendo le professionalità su cui Alitalia ha investito per decenni".

La notizia della convocazione del tavolo, che vedrà anche la partecipazione dei sindacati nazionali, arriva dopo una lunga interlocuzione con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, ed il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ai quali il sindaco Leoluca Orlando aveva inviato un mese fa una lettera per sollecitarne l'intervento. "Dopo settimane di attesa - dichiarano il sindaco Orlando e l'assessora al Lavoro, Giovanna Marano - il governo compie un passo importante affinché si possa trovare una soluzione per salvaguardare e tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori in una complessa vertenza che, ogni giorno di più, presenta complicazioni e zone d'ombra. Auspichiamo che questa interlocuzione col governo sia proficua per le tante lavoratrici ed i tanti lavoratori coinvolti".

Un'altra esponente del M5S, la parlamentare regionale Roberta Schillaci, spinge anche per il sostegno di Palazzo d'Orleans: "La Regione si occupi della vicenda Almaviva, che rischia di lasciare profondissime ferite sul tessuto occupazionale siciliano. Il governo Musumeci e l'Ars devono fare sentire la propria voce sulla questione per fare pressione sul governo nazionale. Si deve evitare a tutti i costi che il servizio di call center della compagnia che ha preso il posto di Alitalia venga delocalizzato all'estero, dove la forza lavoro costa molto meno, con un danno socio-economico per la nostra isola rilevante. E' in gioco - conclude Schillaci - il futuro di 570 lavoratori che provengono non solo da Palermo. Non possiamo permetterci che la Sicilia prenda un'altra batosta dopo tutte quelle ricevute dai contraccolpi legati alla pandemia, purtroppo ancora in corso".

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