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Cronaca

Almaviva, protesta dei lavoratori contro Ita: l'80% dei dipendenti del call center incrocia le braccia

La mobilitazione, indetta dal Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, nasce dall'assenza nel bando della new company Ita sul servizio di assistenza clienti di specifiche garanzie di continuità occupazionale per le oltre 600 persone che oggi garantiscono il servizio per Alitalia

Alta la partecipazione dei lavoratori di Almaviva Contact, impiegati nell'assistenza clienti Alitalia, alla prima giornata di sciopero indetta dalle organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. Circa l'80 per cento dei dipendenti del call center, sia nella sede di Palermo sia in quella di Rende, ha incrociato le braccia. La mobilitazione nasce dall'assenza nel bando della new company Ita di specifiche garanzie di continuità occupazionale per le oltre 600 persone che oggi garantiscono il servizio per Alitalia. Servizio che da metà ottobre andrà garantito per la nuova compagnia.

"Abbiamo letto nei giorni scorsi - scrivono in una nota le tre sigle sindacali - un comunicato stampa di Ita che tende a tranquillizzare circa l'applicazione della clausola sociale e sul rischio di delocalizzazione. Bene, ne siamo compiaciuti ma a questo punto urge chiarezza: Ita renda pubblico il bando di gara e, soprattutto, all'indomani della chiusura della partecipazione alla nuova gara si impegni a convocare subito un tavolo di confronto per gestire una vicenda delicatissima dal punto di vista occupazionale".

"Nel frattempo - prosegue la nota di Slc, Fistel e Uilcom - nei prossimi giorni continuerà la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che da 20 anni assicurano un servizio di prim'ordine alla compagnia di bandiera. Per parte nostra, ci aspettiamo a questo punto che dopo le generiche rassicurazioni il management di Ita passi ai fatti e convochi le parti".

Mobilitazione anche politica a sostegno dei lavoratori di Almaviva Contact. "Abbiamo promosso una serie di interlocuzioni istituzionali, riscontrando segnali di grande attenzione da parte del ministero del Lavoro - dichiarano in una nota il deputato Adriano Varrica e il senatore Steni Di Piazza, entrambi del M5s -. Insisteremo nelle nostre pressioni per pretendere un intervento tempestivo e deciso da parte del Governo".

"Italia Trasporto Aereo, la nuova compagnia di area pubblica che, di fatto, va a sostituire Alitalia, inizia claudicante il proprio percorso di rilancio e di relazioni con l'indotto del mondo del lavoro che vi ruota attorno - afferma in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Anna Laura Orrico -. Per questo, ho deciso di firmare l'interpellanza del collega M5s Adriano Varrica, con cui chiede al governo di attivare immediatamente un tavolo istituzionale con ITA, Almaviva Contact e con le organizzazioni sindacali per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e la professionalità di lavoratori che, con la loro attività, sostengono oltre 600 famiglie del Sud".

"Ita - scrive su Facebook il deputato siciliano di LeU Erasmo Palazzotto - si sta comportando come molti aziende private, che non mancano di prendere e pretendere denaro e benefit dallo Stato ma che poi si tirano indietro quando è il momento di restituire qualcosa alla collettività. Perdere 570 posti di lavoro a Palermo e altri 50 circa a Rende, in Calabria, sarebbe un disastro economico e sociale per centinaia di famiglie. Il Governo deve sospendere la gara".

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