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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Palermo nel fango, capo della Protezione civile: "Nessun cadavere in viale Regione"

Intanto la Procura apre un'inchiesta. Il fascicolo dovrebbe accertare eventuali responsabilità sui numerosi disagi che hanno colpito centinaia di palermitani. I vigili del fuoco hanno eseguito 320 interventi in varie zone della città

La Procura di Palermo ha aperto un'inchiesta per disastro colposo sul violento nubifragio che ieri ha colpito la città. Al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati, ma la situazione potrebbe cambiare già nelle prossime ore. I magistrati vogliono vederci chiaro sulle eventuali responsabilità per le decine di auto rimaste intrappolate in diversi sottopassi della circonvallazione. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni, che è in attesa delle relazioni delle forze dell'ordine.

Fino a questo momento non sono stati individuati né rinvenuti corpi senza vita. L'alluvione si è trasformata presto in giallo. Il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina nella tarda mattinata di oggi ha riferito che non ci sarebbero corpi nel sottopasso di via Leonardo da Vinci dove la bomba d'acqua di ieri ha intrappolato decine di auto. Le macchine, riferisce Cocina all'Ansa, sono state tutte rimosse tranne una. Un'ispezione esterna avrebbe però escluso la presenza di cadaveri a bordo. "I vigili del fuoco - dice Cocina che ha partecipato a una riunione in Prefettura per il coordinamento dei soccorsi - hanno compiuto un grande lavoro per il ripristino della normalità. C'è ancora, nel punto più basso, meno di un metro d'acqua. Il tratto è stato accuratamente ispezionato e non ci sono tracce di persone o di cadaveri che eventualmente galleggerebbero. I lavori proseguono ma siamo ottimisti sull'assenza di vittime".

"Ho visto una coppia annegare": ma i corpi non si trovano

Intanto a seguito degli straordinari eventi meteorologici che si sono verificati ieri a Palermo "la Protezione civile della Città Metropolitana - si legge in una nota - è stata messa in moto dalla sala operativa regionale per dare supporto al Comune nelle attività di ripristino delle condizioni di viabilità di viale Regione. In modo specifico i tecnici e il personale della Protezione civile dell'Ente su richiesta della Soris hanno raggiunto con i propri mezzi (idrovore e autobotti), che hanno messo a disposizione del Dipartimento regionale, il sottopasso di via Belgio dove acqua e fango avevano reso impraticabile la viabilità. La rimozione dell'acqua è avvenuta sino alle ore 3 di questa notte, invece il fango è stato rimosso con mezzi autobotti adeguatamente equipaggiati la cui attività è ancora in corso".

All'alba il personale e i tecnici della Protezione civile si sono spostati, su richiesta del dipartimento regionale nell’asse viale Lazio-viale Michelangelo dove sono impegnati nella rimozione del fango. La vicenda è stata affrontata al centro coordinamento soccorsi durante una riunione indetta dal prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, per valutare "eventuali ulteriori attività da mettere in campo per tornare alle condizioni di ordinarietà". Presente anche il sindaco Leoluca Orlando oltre ai rappresentanti delle forze dell'ordine.

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Gli altri interventi dei vigili del fuoco

Il nubifragio di ieri pomeriggio ha devastato anche altre zone della città: i vigili del fuoco hanno eseguito 320 interventi, alcuni ancora in corso per allagamenti di abitazioni. Diverse case sono state sgomberate in attesa che vengano fatte le verifiche sull'agibilità degli edifici. I pompieri hanno fatto evacuare diverse palazzine a rischio di crollo tra via Marabitti e via Spedalieri. In alcuni edifici sono presenti delle crepe vistose all'esterno e i residenti non sono riusciti a chiudere le porte d'ingresso. Fra le zone più colpite viale Michelangelo e via Ugo la Malfa con auto sommerse da acqua e fango. Garage e scantinati allagati a Cruillas, Pallavicino e nella zona di San Filippo Neri. Situazione critica anche in corso Re Ruggero e via Colonna Rotta, dove una famiglia che abita al piano terra è stata salvata dai vigili del fuoco quando ormai l'acqua aveva superato il metro e mezzo di altezza.

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