Alluminio nell'acqua dei rubinetti, i valori sono rientrati: atteso il via libera dell'Asp per il consumo
L'Amap ha certificato che la quantità di metallo nel serbatoio di Monte Grifone, che serve numerosi quartieri della città, si è notevolmente ridotta, grazie al lieve abbassamento delle temperature e ai nuovi processi di potabilizzazione proposti dall'Iss
Sta rientrando l'allarme dovuto all'alta concentrazione di alluminio nell'acqua distribuita in alcuni quartieri di Palermo dal serbatoio di Monte Grifone. "Grazie alle modifiche ai processi di potabilizzazione suggerite dall'Istituto superiore della sanità e all'abbassamento delle temperature, già da qualche giorno si è fortemente ridotta la concentrazione di alluminio, rientrata al di sotto del valore previsto dalla normativa vigente per le acque potabili", scrive l'Amap in una nota. I dati - precisa l'azienda - "sono stati riscontrati tramite gli esami condotti quotidianamente da Amap con il proprio laboratorio, specificatamente attrezzato e accreditato".
Dal 30 luglio scorso i residenti dei quartieri Noce, Zisa, Calatafimi, Basile, Roccella, Belmonte Chiavelli e Bonagia, non hanno potuto utilizzare l'acqua dei rubinetti per "il consumo umano", ovvero per molte attività quotidiane, come, per esempio, cucinare. L'uso era stato interdetto con un'ordinanza del sindaco Leoluca Orlando, la numero 132. Tra i quartieri in difficoltà rientrava anche Uditore, uscito dalla lista precocemente quando ha cominciato ad essere alimentato con l'acqua del serbatoio Petrazzi.
I tecnici dell'Amap, verificata anche oggi, lunedì 23 agosto, la stabilità dei risultati, chiederà all'Asp un nuovo campionamento di controllo. Una procedura necessaria per poter dichiarare nuovamente potabile l'acqua e consentirne l'uso sotto ogni forma. "Fino a quando l’Asp non provvederà alla certificazione del rientro nei parametri di legge - chiarisce l'Amap - permane la validità della ordinanza del sindaco di Palermo del 30 luglio 2021".